L'Aquilone: ''ABBIAMO UN SOGNO: CON NOI-DOPO DI NOI'' ( VERSIONE TESTUALE )In questo edificio potranno trovare una risposta concreta 10/12 persone disabili supportate, secondo il proprio progetto individuale, da eventuali operatori, nel momento in cui verrà meno il sostegno dei propri familiari o dovranno intraprendere un percorso di addestramento all’autonomia. In questa edizione del Giornale della Valtrompia vogliamo raccontarvi qualcosa su questo importante edificio del centro storico Gardonese che abbiamo contribuito a risanare. Infatti l’edificio “Ex Grazioli” rappresenta uno dei contenitori storici significativi del Comune di Gardone Val Trompia e, da sempre, è una delle evidenze che caratterizzano la via principale del nucleo antico. Il manufatto si è prima formato e di seguito si è sviluppato dal quattro/cinquecento fino all’inizio del secolo scorso e per un certo periodo è stato anche sede municipale (fino alla fine dell’800). Lo testimoniano alcuni dipinti a secco rinvenuti nel salone al primo piano in fase di restauro. Nei secoli precedenti il fabbricato divenne luogo di attività commerciali al piano terra con funzione abitativa ai piani sovrastanti. Con il progetto in corso l’edificio ospiterà locali destinati ad alloggi per l’accoglienza di persone disabili potenziandone le possibilità di fruizione. Non esistendoci appigli documentari, solamente dalle analisi emerse da un attento rilievo, sono stati valutati i criteri di primaria esigenza quali il recupero delle volumetrie esistenti e la salvaguardia di quegli elementi tipologici costruttivi e decorativi presenti nell’edificio che ci hanno proiettato verso un progetto di un’ampia rifunzionalizzazione del complesso immobiliare.
I lavori sono iniziati il 4 dicembre 2017 e data la particolare conformazione dell’edificio si è proceduto iniziando le opere con il rifacimento del tetto, questo per garantire riparo dagli agenti atmosferici alle successive lavorazioni. Di seguito sono stati rifatti i solai in legno mantenendo pressoché invariate le quote originarie sono stati inseriti numerosi tiranti nelle solette per migliorare la staticità della struttura che come evento imprevedibile presentava parte delle murature portanti slegate fra di loro, conseguenza derivante da accorpamenti e/o ampliamenti eseguiti nel tempo in maniera molto approssimativa. Strutturalmente si è operato conservando inalterate le scale dal piano interrato al piano primo, anche a livello di finiture, rifacendo invece integralmente nella posizione originaria le rampe scale dal piano primo al sottotetto. Per tutti i volti presenti si è proceduto al consolidamento statico cercando di restituirli alla loro conformità originaria.
Tutti i dislivelli di quota presenti ai vari piani verranno superati da rampe interne atte al superamento di barriere architettoniche anche per le carrozzine dei disabili.
Le divisorie interne in gran parte già realizzate, quelle mancanti verranno eseguite in cartongesso, in corrispondenza dei volti la parte superiore delle divisorie sarà attuata con lastre di vetro, questo per cercare di garantire una permeabilità visiva dei volti stessi.
Ad oggi tutte le tubazioni degli impianti sono state posate, così come i falsi telai di porte e finestre, al presente sono in corso le fasi di intonacatura interna di tutte le murature e dei volti, parte degli intonaci originari in buono stato di conservazione verranno preservati.
Sulle facciate esterne sono in corso le riquadrature delle aperture, sono state posate le banchine e le soglie mancanti, a breve si procederà alla rintonacatura previa scrostatura ove gli strati di malta a calce esistenti risultano ammalorati.
Il programma dei lavori prevede che tutte le opere di finitura in corso, compresi i rimontaggi degli impianti, la posa dei serramenti e dei pavimenti, incluse le tinteggiature ed i mobili/arredi siano completate entro la metà del mese di maggio. Questo riguarda l’intervento di ristrutturazione per rendere l’edificio funzionale ad una dignitosa residenza per persone speciali che hanno il diritto di essere sostenute e integrate nel territorio in cui hanno sempre vissuto. Bastano i muri e appartamenti adatti per garantire una vita dignitosa a queste persone? No! C’è bisogno di un progetto di vita personalizzato che avremo modo di illustrare sul prossimo numero.
Il costo dell’invento è di 1.178.000. Ad oggi abbiamo raccolto 1.058.000 €. Ci mancano 120.000 € ma noi speriamo e confidiamo nella sensibilità dei valtrumplini per completare la raccolta entro la data dell’inaugurazione.
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