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venerdì 22 novembre 2024 | 09:03
 Edizione del 10/06/2019
 
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GARDONE V.T. DOVE L'IPOCRISIA REGNA SOVRANA

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GARDONE V.T. DOVE L'IPOCRISIA REGNA SOVRANA
( VERSIONE TESTUALE )

il 17 maggio 2019 in quel di Gardone si svolgeva il dibattito tra i tre candidati sindaci che si sarebbero affrontati alle elezioni amministrative del 26.05.19. Venivano fatte delle domande alle quali avrebbero risposto a turno, sui rispettivi programmi amministrativi, e con la sig.ra Fenotti a fare da moderatrice.

Prima sorpresa: sul palco appariva una signora che dopo un prologo prolisso sull'ambiente terminava con una domandina retorica, e subito dopo se ne andava senza neanche aspettare la risposta. già questo dava un'idea di come si sarebbe indirizzato il dibattito.
Seconda sorpresa: la candidato sindaco dei 5 Stelle, che non nominerò per carità di patria, anzichè parlare del propio programma e dire cosa avrebbe proposto per il paese, si affannava nel solo intento di attaccare incessantemente il candidato del centridestra che proponeva cose da fare, pratiche e realistiche. La stessa candidato Sindaco 5 Stelle nulla invece diceva in merito a quanto fatto dalla amministrazione uscente del centrosinistra nei 5 anni passati, forse perché non c'era nulla da dire stante la penosa situazione in cui versa il paese, sia riguardo la sicurezza (il sindaco Lancelllotti nega che ci siano problemi si spaccio di droga, mentre ciò avviene tutti i giorni alla luce del sole, e poi si vanta di avere istituito un reparto di polizia locale con cane antidroga) sia riguardo inoltre l'ambiente stante la situazione delle zone verdi, dei parchi e della ciclabili, che sono in condizioni vergognose, sia riguardo lo stato della viabilità dei centri storici e delle opere pubbliche in genere. Tutto questo faceva buon gioco al sindaco uscente che blaterava parole di circostanza e parlando senza dire niente senza esprimere un concetto, praticamente con una totale inconsistenza ma con alle spalle un apparato di potere consolidato da decenni dietro al quale si riparava.

Terza sorpresa: al dibattito si palesavano una quarantina di attivisti di rifondazione comunista ed estrema sinistra in genere chiamati a sostegno del PD dal vicino comune di Sarezzo. E qui sta l'asso sporco nella manica. Ponevano una domanda a sopresa ma solo per il candidato della Lista Civica di cdx (gli altri due candidati ne erano a conoscenza, visto che hanno risposto leggendo) chiedendo una risposta su un problema derivante da un impianto di una azienda sita sul territorio di Sarezzo e che avrebbe posto problemi di inquinamento. Il candidato di cdx non ha voluto rispondere per questioni di principio dato che ciò nulla centrava con l'amministrazione di Gardone Valtrompia. Dalla platea dei convenuti partiva una salva di disapprovazione ed era chiaro che era stato tutto orchestrato, il trappolone era scattato, anche se il candidato di cdx ha tenuto ampiamente banco alla platea però arrabbiandosi vivacemente.
Mi chiedo se questo è il modo eticamente corretto di fare politica, proprio loro che si ritengono i depositari del politically correct.
Il PD che tra l'altro si vergognava di correre col proprio simbolo, ha vinto senza avere fatto nulla per la collettivita nei 5 anni scorsi. Non hanno sbagliato niente perché non hanno fatto niente, e si sa chi non fa non sbaglia, con buona pace dei cittadini. La candidata dei 5 Stelle si è comportata in modo irriverente, sogghignando e blaterando cose senza senso per tutto il tempo.
Basti pensare ad esempio, che nel programma del cdx era stata inserita la possibilità dell’apertura di una succursale della farmacia per la frazione di Magno e rendere cosi un servizio doveroso anche per quei cittadini più lontani dai servizi. Lei ribatteva che era una cosa fuori dal mondo per il costo è dava la precedenza a disseminare per il paese cartelli indicatori turistici… e poi si capisce perché i 5 Stelle perdono continuamente consenso.

Una cosa è sicura, il paese di Gardone Valtrompia con protervia chiamato “città” non è più quello che era tanti anni fa, di quei tempi è rimasta solo la supponenza di alcuni gardonesi per un paese che non c’è più. Gardone è stato condannato il 26 maggio ad un lungo oblio ed i cittadini gardonesi che hanno votato per il centrodestra alle europee (55 %) con 1200 voti di vantaggio sul centrosinistra e non hanno votato nulla alle amministrative sono responsabili della sconfitta e non hanno più il diritto di lamentarsi per come è ridotto il paese. Alla fine tutto torna: amministrazione mediocre per paese mediocre.

Danilo Gamba


Accantonata la campagna elettorale adesso sotto a chi tocca. A chi ha vinto, naturalmente, scelto dagli elettori. (f.pio).


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