Una delle tappe dell’Artigianato Film Festival organizzato da Associazione Artigiani con Hdemia Santagiulia, ha visto recentemente confrontarsi intorno al tavolo dell’Associazione alcune realtà associative del territorio nazionale chiamate a ragionare sul futuro dell’Artigianato al di fuori dei confini locali.
Alla tavola rotonda sono intervenuti Massimo Ziletti segretario generale della CCIAA Camera di Commercio Brescia, Fabrizio Luongo Vice Presidente della CCIAA di Napoli e Presidente Casartigiani di Napoli, Nicola Scarlatelli Presidente CNA Torino, Marco Bressanelli Presidente Libera Associazione Artigiani Crema, Mauro Sangalli Segretario Casartigiani Lombardia, Riccardo Romagnoli Direttore Accademia di Belle Arti Santa Giulia. Coordinatore dei lavori Enrico Mattinzoli Responsabile del Centro Studi Lino Angelo Poisa che, introdotti dal Presidente di AA Bortolo Agliardi hanno prima analizzato lo stato del mondo imprenditoriale artigiano, ognuno per la propria competenza, mettendo in rilievo attraverso dati aggiornati sulla presenza delle realtà di comparto, i livelli di crescita ed i limiti che si sono riscontrati nell’ultimo decennio.
Ne è uscita un’immagine di stabilità che nella prospettiva guarda oggi con maggiore attenzione al mondo della formazione e al riconoscimento della maestrìa artigiana, essenza di una professione che ha saputo comunque trasformarsi ed adeguarsi alla modernità.
Uno sforzo delle associazioni comprendere le nuove esigenze ed i mutamenti che anche l’era digitale ha imposto.
Quindi seppur oggi siano i servizi forniti alle imprese il core business delle Organizzazioni è altrettanto vero che la prospettiva, le linee di indirizzo future e le politiche di comparto debbano forzatamente guardare oltre, con l’obiettivo di un progetto veramente comune, nel rispetto delle diversità territoriali.
L’opportunità dell’Artigianato Film Festival di farsi raccontare altri mondi artigiani, si è trasformata oggi in un confronto nell’ottica di coinvolgere concretamente i giovani che guardano all’artigianato come sbocco professionale, oggi penalizzati dal un sistema non inclusivo al quale si chiede di cambiare già dalla scuola primaria.