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Il termine utile entro il quale presentare le osservazioni previste in questo caso era il luglio scorso.
Sono arrivate anche osservazioni fuori termine, ma sarà la Commissione consiliare che si occupa del territorio a decidere se prenderle in considerazione.
Le osservazioni sono state divise in tre gruppi: il primo, che raccoglie la gran parte delle osservazioni, raccoglie quelle relative agli errori formali o alle inesattezze cartografiche contenute nel piano. Queste osservazioni sono essenziali per mettere a punto anche i minimi dettagli del documento.
Il secondo gruppo riguarda invece le richieste di cambi della destinazione d’uso o di rettifica delle schede, cioè delle caratteristiche attribuite dal Piano, all’edificato dei centri storici.
Infine, vi sono alcune osservazioni di carattere tecnico, che richiedono modifiche alle norme tecniche di attuazione. Tra queste, in particolare, va segnalata un’osservazione messa a punto e presentata congiuntamente dai tecnici locali. La cosa segue al ciclo di incontri svoltisi nei mesi di maggio e giugno di quest’anno organizzati dall’Amministrazione comunale per spiegare nel dettaglio ai tecnici (geometri, ingegneri, architetti) le nuove norme. Nell’ambito di questi incontri, poi, gli interessati hanno concordato la richiesta di alcune modifiche.
La fase delle osservazioni è un passaggio delicato ed essenziale di qualsiasi strumento urbanistico, perché è il momento dell’effettivo confronto con le realtà e i bisogni espressi dal territorio. È quindi un importante strumento di partecipazione da parte dei cittadini alle scelte urbanistiche compiute da un’Amministrazione comunale, ma anche un momento fondamentale per capire come il Piano è stato capito e accolto e quindi condiviso.
Fino al prossimo 27 settembre, gli uffici comunali coinvolti sono impegnati nella ricognizione di tutte le osservazioni, che si concretizzerà nel parere tecnico di ammissibilità di ciascuna. Nel frattempo, si stanno poi effettuando sul territorio i numerosi sopralluoghi necessari per verificare sul posto i termini e la fondatezza delle richieste.
Sarà poi il lungo Consiglio Comunale a decidere di accogliere o respingere le osservazioni, esaminandole una per una. Si prevede una lunga seduta perché per ciascuna va presentata la relativa “controdeduzione” (cioè risposta).
Fabio Zizzo |