Il Gruppo Tennis dell'Oratorio San Giovanni di Polaveno in memoria di Gianni Rossi (nella foto), scomparso il 10 maggio di questo 2007, ha organizzato, nel corrente mese di settembre, un torneo di tennis “misto” cui hanno partecipato coloro che hanno voluto ricordare la persona “…che ha insegnato ad amare questo sport”.
All’insegna del bel tempo e della bell’armonia ben 18 squadre si sono “sfidate”: sono risultati vincitori Rosa Boventi e Nicola Del Bravo che nella fotografia in questa stessa pagina presentiamo con la madrina del Torneo, la signora Delfina Palini vedova del Sig. Gianni.
Domenica 16 settembre, in occasione dell’apertura dell’annata sportiva 2007/2008 e della chiusura appunto del Primo Torneo di Tennis “Memorial Gianni” il GRUPPO ORATORIO SAN GIOVANNI ha deciso di dedicare una serata a Gianni Rossi titolata “UN ANNO CON GIANNI”. Nel corso della serata, svoltasi nello stand allestito al Campo Sportivo, sono state presentate le squadre di calcio iscritte al Campionato CSI anno 2007/2008, una delle quali dedicata a Gianni: sono i “GIANNI BOYS” che pure presentiamo nella fotografia in pagina.

Pubblichiamo ora integralmente il testo del ricordo del Sig. Gianni tolto – per volontà degli organizzatori – dal depliant di presentazione del XXVII Torneo notturno di calcio e del V Torneo di calcio femminile organizzati negli scorsi mesi di giugno e luglio sempre dal GRUPPO ORATORIO DI SAN GIOVANNI DI POLAVENO.




Ciao Gianni...

Quando mi trasferii a San Giovanni, una quindicina d’anni fa, conoscevo poco nessuno; non era certo facile per un ragazzo di diciassette anni, la vecchia compagnia lontana, niente auto, l'autunno e le sue piogge che si avvicinavano e mi avrebbero presto costretto a rinchiudere il motorino in garage. Appassionato di tennis fino alla nausea, riuscivo a trascinare ogni tanto qualche amico sull'asfalto di San Giovanni (il campo sarebbe diventato come lo vedete ora solo qualche anno dopo) per un paio di set. Fu in queste occasioni che conobbi per la prima volta Gianni, o meglio il Signor Gianni, perchè questo era il modo in cui lo chiamavamo tutti. L'immancabile cappello bianco, il borsone zeppo di racchette e palline, le tasche traboccanti di caramelle e dolcetti, l'ironia e l'eleganza di un dandy di fine ottocento, legammo subito, chiacchierando di sport, di studio, di vita. Sì perchè con Gianni
potevi parlare di tutto, ti poteva raccontare di tutto, e saresti rimasto ore a sfogliare foto, ad ascoltare aneddoti, perdendoti in quegli scorci di anni 50, in quella nobiltà moderna che trasudava da ogni sua battuta. Tanti rimanevano stupiti vedendo il numero di ragazzi che, insolitamente in un paesino come il nostro, giocavano a tennis: era tutto merito suo, merito della sua bonaria insistenza, della sua allegria, della sua capacità di essere una guida e un amico allo stesso tempo. Gianni era un innamorato della vita, uno che sapeva ridere e arrabbiarsi senza ipocrisie o maschere, uno che viveva i propri amori e le proprie passioni senza alcuna vergogna, senza paura di essere criticato o deriso: la sua era pura '"joie de vivre', come avrebbe detto lui nella sua immensa cultura. Gioia di vivere era quella che insegnava agli altri, anche a ragazzi che avrebbero potuto essere suoi nipoti ma che nella testa e nel cuore
erano più anziani di lui.
Gianni c'era quando abbiamo iniziato il nostro impegno come Gruppo Oratorio, c'era il giorno in cui mi sono laureato; amava leggere il commento sull'opuscolo del Torneo, faceva annotazioni; lo criticava, il più delle volte si complimentava con me. Non nego che scrivendolo spesso ho pensato a lui, a cosa ne avrebbe detto; ed anche oggi, dopo aver stracciato il testo che già avevo preparato, continuo a chiedermi se questo gli sarebbe piaciuto. In questo fantastico spaccarsi la schiena che è la vita, sono poche le persone che ci rendono orgogliosi di averle conosciute.
Gianni per noi è stata una di queste, ed ora rimpiangiamo le volte che per fretta o malavoglia ci siamo
fermati poco con lui, ma soprattutto rimpiangiamo di avere perso un amico, rimpiangiamo che i bambini di oggi non potranno avere la nostra stessa fortuna di conoscere una persona cosi speciale.

Ciao Gianni. Grazie.

G.O. SAN GIOVANNI