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 Nr.21 del 08/10/2007
 
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AID EL FITR in Valtrompia



  


Nella nostra vita normalmente ogni buon lavoro dovrebbe essere ricompensato da un buon risultato. È quello che succede per i mussulmani in tutto il mondo che hanno rispettato il Ramadhan, il mese di purificazione e di vicinanza a Dio: sto parlando della festa dell’AID


L’AID è la festa dei mussulmani che dura due giorni dopo un mese di digiuno. Si fanno dei bei preparativi: le donne puliscono le loro case, preparano il couscous e diversi tipi di dolce da offrire a parenti ed amici il giorno della festa, è un modo di ospitalità.
Questi buonissimi piatti, decorati non solo di colore e gusti ma anche di piacere e felicità, vengono regalati durante gli scambi delle visite. Quasi tutti comprano nuovi vestiti e specialmente ai bambini, che sono i più fortunati, i genitori comprano un vestito completo e le scarpe. Ci sono quelli che non hanno queste possibilità, o perché non hanno genitori o perché sono nel bisogno, poverini, ma Dio ha fatto qualcosa per loro e per tutti quelli che sono nel bisogno. Si chiama “ZAKAT ÈL FITR”. Avviene prima dell’AID in tutte le case normali, non bisognose. Il responsabile può essere il papà o il nonno che fanno il conto delle persone che hanno passato il “Ramadhan” sotto il suo tetto e danno per ognuna di queste persone una somma di soldi ai bisognosi oppure fanno l’offerta alla Moschea. Questa somma cambia da paese a paese. Quest’anno a Gardone V.T., ad esempio, l’hanno fissata a 7 euro a persona. In Algeria è valutata a 2 euro a persona. Per una famiglia di 4 persone il responsabile dovrà dare 28 euro alle persone bisognose oppure darle alla Moschea. La somma è piccola ma può aiutare tanto e più persone donano più aiuti si raccolgono.
Il giorno dell’AID nei paesi mussulmani, la mattina presto, si sentono dalle Moschee, tutte decorate da colori, luci e profumate di “misk”, parole e lodi a Dio. “Dio è il più grande, Dio è il più grande non c’è altro Dio che Allah”, per circa un’ora. Si recita una preghiera speciale che è solo per il giorno dell’AID. Poi tutti quelli che hanno pregato si abbracciano conoscenti e non conoscenti e così si permette di avere fraternità, amicizia senza ostacoli tra grandi e piccini, poveri e ricchi e si fanno visite a familiari e amici. I bambini ricevono soldi – è questa una bella tradizione che fa felici i bimbi - e con questi soldi i bimbi comprano giochi e caramelle.

Un’altra tradizione di questa giornata è ricordarsi dei nostri parenti morti. Allora si va al cimitero perché senza di loro non potremmo fare queste belle cose durante i due giorni di felicità. Qui, in Valtrompia, sfortunatamente non c’è quasi niente di questo. Se avremo un po’ di fortuna la festa si farà sabato, perché dipende dalla nuova luna, è così che funziona per il calendario arabo. Il venerdì gli uomini lavorano e non possono andare alla Moschea a pregare. Mi dispiace che non ci siano ferie per l’AID come per il Natale o Pasqua, mi piacerebbe che i nostri figli un giorno l’avessero.

Com’è bello l’AID !
Com’è grande l’AID!
Com’è vivo l’AID !
Com’è allegro l’AID!

BUONA FESTA !


Aicha Laribi


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