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Tale bando prevede, tra le varie azioni, il finanziamento di progetti di videosorveglianza sul territorio. In occasione del primo termine di scadenza del sopraccitato bando regionale, la Provincia di Brescia ha ripresentato un progetto di videosorveglianza, al quale nel 2006 avevano aderito 17 Comuni, e che quest’anno vede la partecipazione di 14 comuni (Castel Mella, Gottolengo, Lodrino, Lograto, Lumezzane, Maclodio, Marcheno, Monticelli Brusati, Pavone del Mella, Pezzaze, Ponte di Legno, Rodengo Saiano, San Gervasio, Trenzano) e del Consorzio Valsabbia che riunisce 8 comuni (Barghe, Bione, Casto, Lavenone, Preseglie, Roè Volciano, Vestone e Vobarno).
La Regione Lombardia ha valutato positivamente il progetto, cofinanziandolo per un importo pari a € 156.578,00.
Al fine di condividere le modalità operative di attuazione e implementazione del progetto e dettagliare le rispettive quote di finanziamento da parte di Regione, Provincia e Comuni si è tenuto mercoledì 3 ottobre nella Sede della Polizia Provinciale di Brescia in via Fontane, un incontro con tutti i soggetti coinvolti nell’iniziativa.
La videosorveglianza urbana rappresenta sempre più un elemento cruciale per il miglioramento della qualità della vita nei paesi, sia per le attività di controllo del territorio (favorendo la prevenzione degli atti di vandalismo e dei fenomeni di micro-criminalità) che per la raccolta di informazioni utili al fine di poter elaborare programmi di intervento strutturali più mirati come ad esempio il controllo del traffico e la viabilità.
La Provincia di Brescia ha pertanto incoraggiato la realizzazione di sistemi di video-sorveglianza e allarmistica, promuovendo un progetto per l’implementazione di un sistema integrato di videosorveglianza.
Tale progetto è stato presentato per due anni consecutivi (settembre 2006 e marzo 2007) al bando regionale “Criteri e priorità per l’assegnazione del finanziamento ai progetto in materia di sicurezza urbana”.
La Provincia, partecipando al bando in qualità di coordinatore dell’intero progetto, si è occupata della raccolta e della compilazione della documentazione richiesta da Regione Lombardia e ha dato l’opportunità anche ai comuni più piccoli e carenti di risorse di partecipare al co-finanziamento regionale e di realizzare un sistema avanzato di videosorveglianza.
Al progetto 2007 hanno aderito 14 Comuni (11 dei quali avevano già partecipato all’iniziativa del 2006 e che ora intendono sviluppare e migliorare il sistema di videosorveglianza), cui si aggiunge il Consorzio della Valsabbia, costituito da 8 Comuni (Barghe, Bione, Casto, Lavenone, Preseglie, Roè Volciano, Vestone e Vobarno).
Inoltre per questo progetto la Provincia di Brescia ha previsto l’installazione di telecamere presso gli istituti scolastici provinciali con l’obiettivo di prevenire fenomeni di vandalismo e di teppismo sempre più diffusi.
Il progetto permette ai Comuni aderenti di sfruttare alcune funzioni di gestione del sistema, quali:
- registrazione delle immagini e degli allarmi (provenienti da telecamere o sensori);
- ricezione di allarmi in tempo reale;
- visualizzazione di filmati o immagini in tempo reale da una o più stazioni fisse o mobili
- ricerca e visualizzazione di filmati o immagini registrati in precedenza da una o più stazioni fisse o mobili;
- telecontrollo delle funzionalità delle telecamere o dei sensori, in tempo reale (bandeggio, variazione numero di frame per secondo, attivazione funzionalità, zoom, motion detection ecc.) da una o più stazioni fisse o mobili.
Il progetto intende:
- prevenire e contenere i fenomeni di criminalità e vandalismo
- fornire un sistema di gestione dati omogeneo
- evitare il proliferare di software di gestione dati
- garantire anche ai Comuni più piccoli l’acceso ad un sistema informativo avanzata
- la possibilità di affidare al gestore della piattaforma provinciale il monitoraggio 24 ore su 24 del territorio
“La Provincia di Brescia – spiega l’assessore alla Sicurezza e Polizia Provinciale Guido Bonomelli - si è presentata a questo secondo bando perché crede che questa sia una grande opportunità per il nostro territorio. Aderire al progetto di videosorveglianza significa dotare le amministrazioni non solo di uno strumento tecnologico all’avanguardia in grado di aiutare con efficacia laddove si verifichino comportamenti illeciti o fraudolenti, ma anche e soprattutto dotare le amministrazioni di un valido deterrente, se puntualmente pubblicizzato, in grado di tutelare le persone e il patrimonio. L’Ente – prosegue l’assessore Bonomelli - garantirà qualità e prestazioni mettendo a disposizione la sua professionalità e la sua assistenza. Utilizzare un’unica piattaforma comune a più soggetti per raccogliere e gestire dati e informazioni video, significa eliminare alla radice le difficoltà di comunicazione e gestione che si potrebbero verificare fra centrali di controllo diverse e autonome. Il sistema condiviso, inoltre, contribuisce al contenimento delle spese complessive (es. risparmio di spese per lo sventato proliferare di software per la gestione d’immagini) e comunque perseguire delle economie di scala. L’obbiettivo che insieme, Regione, Provincia e Comuni, intendono perseguire con questo progetto – conclude l’assessore Bonomelli - non è quello di creare antagonismo con le Forze dell’Ordine, quanto piuttosto di sviluppare anche con loro formule migliori di collaborazione, per incrementare quella sicurezza che i cittadini continuamente ci chiedono”. |