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Mauro Bertoli e (a dx) Massimiliano Motterle |
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Nel borgo della Pieve di Concesio c’erano anche le luminarie la sera del 22 settembre 2007, grandi feste si annunciavano nell’ottava settimana Montiniana.
Il Parroco ha voluto donare ai suoi parrocchiani sublimi momenti musicali con il giovane e brillante pianista concesiano, Mauro Bertoli. Le melodie scivolavano fra altari, immagini Sacre, Madonne e una piccola statua dedicata a Paolo VI.
Mirabile concerto di un pluripremiato pianista. Lo conobbi giovanissimo, l’ho seguito nel tempo, e sempre mi stupisco. Le sue mani sulla tastiera volano fra accordi, trilli, sonate, valzer e mazurche.
La piccola chiesa dedicata a San Antonino, colma di gente, la sua gente, ascolta commossa, è lui, quel giovane ragazzo di soli 24 anni, il sorriso fatica a farsi largo sul viso pallido e serio, studia troppo, si sente il tocco ora impetuoso, ora dolce carezzevole come il volo di un angelo.
I suoi giovani allievi si chiedono: “Quanto dovremo studiare”?
Poco tempo fa l’ultimo riconoscimento, “ Il Premio Sinopoli” ricevuto a Roma dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il Maestro Mauro Bertoli ha scelto con cura il programma del Concerto Pianistico.
Inizia con Domenico Scarlatti, compositore fra i più importanti del 1700 con due brillanti Sonate. Del grande L. Van Beethoven compositore tedesco, la Sonata op. 27 n°1, generosa e profonda e il Rondò in Sol maggiore op. 129, ricco il suono ripetitivo che si rinnova ad ogni ritornello.
La seconda parte inizia con il romantico R. Schuman nato in Sassonia nel 1810, con la Toccata op. 7 forte e vigorosa; bellissimo l’Allegro da Concerto di E. Granados, compositore e pianista spagnolo; di A. Ginastera compositore argentino propone tre fantastiche danze argentine; infine di F. Liszt pianista romantico ungherese, compone musica virtuosistica con sonorità irruenti e grossi contrasti, la Rapsodia ungherese n.6 difficile, impegnativa, dolce, malinconica e gioiosa. Splendida interpretazione!
Un ultimo bis. Grazie Mauro!
Chissà, forse nell’immensità celeste,il suono vibrante della tua musica avrà fatto sorridere il nostro grande Papa Paolo VI. “Ricordano ancora il mio genetliaco in quella terra di Concesio, benedetta dal Signore”.
Il tuo virtuosismo è stato applaudito in Paesi lontani, prima di te ci sono stati altri personaggi importanti di terra bresciana, che hanno portato la loro voce nel mondo, il nostro papa Paolo VI, il grande pianista Arturo Benedetti Michelangeli…
Sono molti i giovani concertisti che hanno nel cuore la musica, ricordiamo le impegnative ore di studio, e l’infinita gioia di chi li ascolta.
Alba Pioletti |