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Non si costruisce in “piazza rossa” |
Piazza Paolo VI, detta “Piazza Rossa” per il colore del terreno, non verrà edificata. Si chiude, quindi, la polemica sulla possibilità di poter costruire nella zona centrale di Lumezzane Sant’Apollonio
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La gara per l’aggiudicazione del diritto di edificare è andata deserta, a testimonianza della fase di riflessione che sta attraversando anche a Lumezzane il mercato immobiliare.
L’obiettivo dell’Amministrazione comunale era quello di dare maggiore rilievo urbanistico alla piazza, che attualmente è un grande parcheggio sul quale si affacciano alcuni esercizi commerciali. È considerato troppo poco per dare vita a una piazza che urbanisticamente è il centro di Sant’Apollonio, dato che su di essa convergono le quattro contrade della frazione. L’idea del Comune era quella di cedere la capacità edificatoria della parte di piazza destinata a giardino, in modo tale da ottenere dell’edificato commerciale senza diminuire la superficie della piazza. Questo edificato avrebbe contribuito a creare un centro di aggregazione e di vivibilità nella piazza, dotandolo di un adeguato contorno di servizi. Il rammarico per il mancato buon fine dell’operazione è stato espresso dal sindaco, Silvano Corli, che intendeva proseguire il progetto avviato dalla precedente Giunta guidata da Lucio Facchinetti (FI), con l’intenzione di garantire una maggiore vivibilità del territorio e dei suoi punti strategici. “L’operazione rappresentava per noi un importante elemento di continuità e di sintonia con chi ha amministrato prima di noi – ha detto il sindaco - e anche per questo riteniamo che l’asta deserta sia un’importante occasione perduta per Lumezzane e per Sant’Apollonio in particolare”.
Il referendum che era stato voluto da alcune forze politiche del Comune per vietare l’edificazione viene quindi a cadere e a tal proposito il primo cittadino valgobbino ha risposto: “Ci ritenevamo tutelati in questo progetto dal fatto che era stato condiviso dalla maggioranza precedente e dall’attuale: il che significa che rappresentava intenzioni e auspici un po’ di tutti i Lumezzanesi. Per questo ritenevamo e riteniamo che la richiesta di referendum non rispondesse alla grande maggioranza dei rappresentati”. A questo punto sarà il Consiglio comunale ad ufficializzare la chiusura dell’operazione. “Per noi – ha terminato Corli - rimane un problema in più da risolvere e un servizio in meno ai lumezzanesi”.
Fabio Zizzo |
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