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La Società si è costituita per partecipare alla gara relativa alla concessione sullo scalo monteclarense, con l'apporto di associazioni bresciane quali Camera di Commercio, Aib, Comune di Brescia ed altre amministrazioni di paesi bresciani. La nuova società è nata il 26 luglio 2007, nel pieno rispetto delle norme che disciplinano "le procedure e le formalità per la costituzione e l'esercizio di società di capitali aventi quale scopo sociale la gestione di servizi e infrastrutture per la gestione di attività aeroportuali. In data 27 luglio 2007 la Società è stata formalmente iscritta al Registro delle Imprese di Brescia ed è, dunque, da considerarsi operativa anche verso i terzi, avendo acquisito efficacia giuridica". Sono precisazioni dell'Abm in risposta a considerazioni di Fulvio Cavalleri, presidente del Catullo, la società veronese che controlla anche lo scalo bresciano attraverso la D’Annunzio spa. Cavalleri ha sostanzialmente attaccato la cordata bresciana voluta dall’Aib e dagli altri operatori economici della nostra provincia. Egli ha posto una serie d'interrogativi: "Abm è forse un operatore aeroportuale? No, e allora come può partecipare a una gara?". Parrebbe un ragionamento un poco arrogante da parte dell’esponente veronese che, secondo alcuni giudizi che circolano a Brescia avrebbe tenuto “imbrigliato” per anni il D'Annunzio. A tagliar corto sulla polemica la Regione Lombardia ed il ministero dei Trasporti, con lettera del 6 settembre, ha trasmesso all' Enac l'istanza di "Abm per il seguito di competenza, riconoscendo in tal modo la piena titolarità alla presentazione dell'istanza stessa".
Il vice presidente della Provincia di Brescia, Aristide Peli, smussa le asprezze della polemica. Peli interviene sostenendo che "i veronesi devono dare garanzie sull’aeroporto di Montichiari. In caso contrario lo sviluppo del tessuto economico bresciano non può fermarsi. Se non ci fosse alcuna risposta da parte degli scaligeri, Abm rappresenterebbe l’unica garanzia di continuità, insieme o da sola". Sono parole significative nelle quali s'individua un’apertura alle forze imprenditoriali bresciane riunite intorno all’iniziativa voluta dall’Aib. "Voglio ringraziare tutti gli industriali che hanno deciso di scendere in campo - aggiunge il numero due del Broletto e vice sindaco di Polaveno -. La nascita della società Abm è un messaggio molto chiaro ai veronesi. I bresciani vogliono contare nella gestione dell’aeroporto di Montichiari", che non dovrà essere, pare di capire, uno scomodo concorrente al Catullo di Villafranca, il cui presidente sostiene che un accordo Bergamo - Verona per il trasporto merci, potrebbe portare anche 100 aerei al giorno sul D’Annunzio.
Franco Piovani |