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Soddisfazione, entusiasmo e commozione sono stati i sentimenti principali che campeggiavano sui visi di coloro che hanno partecipato ad un’importante cerimonia, quella che ha visto la nascita della nuova Croce Bianca di Lumezzane. L’evento ha visto la partecipazione di numerose autorità, volontari del servizio civile, Vigili del fuoco, Forze dell’ordine e reduci di guerra. La domenica di S. Martino è cominciata molto presto per i valgobbini, che si sono recati di primo mattino in via Madre Lucia Seneci, sede della nuova residenza dei volontari in divisa arancione. La struttura è disposta su 900 metri quadrati, ma non di sola residenza, perché la metà di questi costituiscono l’autorimessa, cioè il nuovo parcheggio al chiuso, adibito proprio ad accogliere le camionette della Croce Bianca e degli operatori medici. La residenza è disposta su due piani: al piano terra è presente la sala riunioni, il soggiorno e la cucina, mentre al piano superiore sono presenti le camere, la sala consiglio e la segreteria. All’interno della sede è presente anche una sala esercitazioni e un ambulatorio per le visite mediche. A giudicare dalla residenza precedente, è stato certamente compiuto un grosso passo avanti, come ha sottolineato anche il presidente della Croce Bianca, Valeriano Gobbi, che è rimasto stupito dalla presenza di “distrazioni” e di confort che la nuova struttura mette a disposizione.
L’evento è stato caratterizzato dalla presenza di numerose autorità del mondo politico, economico, istituzionale e sociale non solo di Lumezzane, ma anche della provincia e della regione. Presenti il sindaco valgobbino, Silvano Corli e gli assessori in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, il vicepresidente della provincia di Brescia, Aristide Peli, il rappresentante dell’Asl, Fabio Besozzi, il presidente onorario dell’associazione, Angelo Ghidini, il direttore del 118, Paolo Marzollo.
Presenti in mezzo alla grande folla accorsa alla manifestazione anche l’ex sindaco di Lumezzane, Lucio Facchinetti, oltre ad autorità giunte dalla prefettura di Brescia. La giornata, allietata dalle bande musicali di San Sebastiano e Sant’Apollonio, dalle majorettes e dalle sfilate di tutti i gruppi volontari, è stata contraddistinta dalla messa di benedizione della struttura, presieduta dal vescovo mons. Luciano Monari (sua seconda visita in Valgobbia), insieme ai parroci delle varie frazioni di Lumezzane. Sono stati tanti gli interventi, tutti volti a rendere sempre migliore il servizio volontario e a ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile il “sogno diventato realtà”, come recitano molti striscioni.
Le parole di Valeriano Gobbi, numero uno dell’associazione, sono state focalizzate sul ringraziamento alle amministrazioni comunali dei 33 anni in cui si è svolta e si sta attualmente compiendo l’attività. Il presidente ha riconosciuto la propria responsabilità all’interno della struttura e si è lasciato a qualche attimo di commozione durante il proprio intervento.
I discorsi del vicepresidente della provincia, Peli, e del responsabile dell’Asl, Besozzi, hanno messo in rilievo l’importanza storica di questa attività e di questa nuova struttura, che rendono ancora forza alla Comunità Montana e alle attività da queste compiute.
È un evento dotato di effetto mediatico non solo tra le montagne della Valgobbia, ma anche a livello esterno. Infatti, sono giunti a Lumezzane numerose automediche e ambulanze da Villa Carcina, da Travagliato e da tutta la provincia di Brescia.
L’attività della Croce Bianca ha visto la collaborazione ed il sostegno di tre Amministrazioni comunali diverse: quelle rette da Ottorino Bugatti, Lucio Facchinetti e dall’attuale Silvano Corli, tutti ricordati dal presidente Gobbi, per l’impegno messo a disposizione allora e per l’aiuto, anche economico, in continuità di questo progetto.
L’amministrazione societaria è passata da Ubaldo Foccoli ad Andrea Bresciani e ad Angelo Ghidini (attuale patron), fino all’attuale Gobbi. I servizi che tutti gli operatori volontari mettono a disposizione riguardano le urgenze ed emergenze nel 118, i trasporti programmati per visite di chi lo richiede, trasporti per dializzati e disabili, servizi per eventi sportivi (manifestazioni…), trasporto sangue, servizio di medicinali a domicilio e telesoccorso. Nel pomeriggio la cerimonia è continuata con la simulazione di interventi sanitari e di aiuto con le auto e i mezzi dell’elisoccorso.
Da sottolineare l’intervento del primo cittadino Corli: “Amore e scienza veglino perché possa tornare a sorridere la vita”. Un invito a continuare a fare del bene, per tutti. (f.z.)
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