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Le statistiche dicono anche che gli italiani dedicano all’attività fisica e sportiva solo dieci minuti al giorno. Ma i “tifosi” sono invece moltissimi. Si vede proprio che in Italia la passione per lo sport è molto diffusa e che il calcio è sicuramente lo sport più popolare e famoso. Molti tifosi seguono la squadra del cuore e ogni domenica vanno allo stadio a vedere la partita; altri ascoltano la partita alla radio o la guardano in televisione. I calciatori più bravi, quelli che segnano i goal e fanno vincere la squadra, sono delle vere celebrità. Per la squadra di calcio si litiga, si discute e, quando perde, si piange. Al contrario, in caso di vittoria si canta e si fa festa. C’è purtroppo anche un tifo violento che causa danni, risse, feriti. In questi anni ci sono stati episodi di violenza e aggressione fra tifosi di squadre diverse.
Io penso che le celebrità del calcio si “approfittino” di questa notorietà, e così fanno la pubblicità alla televisione, per i telefoni cellulari e per tanti altri prodotti, venendo pagati profumatamente…
E invece queste “celebrità” perché non fanno anche la pubblicità per le associazioni di volontariato? Molte persone fanno volontariato nel loro tempo libero. Alcuni aiutano gli anziani o i malati, altri collaborano alle iniziative per proteggere la natura e l’ambiente. Altri ancora danno una parte del loro tempo per aiutare popolazioni dei paesi poveri o in guerra. Si può anche dare sangue.
Se così fosse i tifosi violenti forse vorrebbero assomigliare ai loro calciatori preferiti e non avrebbero la forza né il potere di essere violenti, perché con il tempo si abituerebbero ad aiutare gli altri e non a distruggere.
Aicha Laribi |