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La cerimonia di inaugurazione (foto TeleBoario) |
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Una fantastica giornata di autunno ha fatto da sfondo alla manifestazione organizzata dall’Assessorato al Territorio Parchi e V.I.A. della Provincia di Brescia, guidato da Francesco Mazzoli, per inaugurare le opere di riqualificazione dell’Area archeologica del “Córen de le Fate” - “Cornèl de l’Aiva” situata nel Comune di Sonico in Valle Camonica.
Alla cerimonia erano presenti molti esponenti del mondo politico provinciale e delle realtà coinvolte nell’iniziativa tra cui ricordiamo Alberto Cavalli Presidente della Provincia di Brescia, Francesco Mazzoli Assessore al Territorio, Parchi e VIA, Roberto Gitti Presidente della Commissione Provinciale VIII, Raffaella Poggiani Keller Funzionario della Soprintendenza ai beni archeologici della Lombardia, Fabio Fanetti Sindaco di Sonico e Stefano Gelmi Vice Presidente della Comunità Montana di Valle Camonica.
Oltre al consueto taglio del nastro con il saluto delle autorità la cerimonia è stata arricchita da due momenti di animazione teatrale a tema dedicati ai bambini delle scuole elementari di Sonico, Edolo e Corteno Golgi, che erano presenti alla manifestazione, e da un’allegra castagnata conclusiva. Tutto questo per favorire il coinvolgimento delle nuove generazioni che devono conoscere, apprezzare e scoprire le bellezze presenti nel territorio in cui vivono. La parentesi teatrale con musica nel bosco è stato un momento molto suggestivo che, grazie anche alla bellezza del luogo e alla sua magia, ha saputo coinvolgere anche il pubblico più adulto.
L’area archeologica del “Córen de le Fate” - “Cornèl de l’Aiva”, situata all’interno del Parco dell’Adamello in Comune di Sonico, appartiene dal 1979, insieme a tutto il patrimonio camuno di arte rupestre, al Sito UNESCO n° 94 denominato “Arte rupestre della Valle Camonica”. I due siti archeologici ospitano alcune rocce istoriate con simboli solari, mappe, coppelle e figure antropomorfe, che sono state incise in fasi diverse in un arco temporale compreso dal terzo al primo millennio a.C. e che sono collegate tra loro tramite un sentiero pedonale.
L’Assessorato al Territorio Parchi e V.I.A. della Provincia di Brescia ha assegnato alla Comunità Montana - Parco dell’Adamello un finanziamento di 50.000 Euro per la realizzazione dell’intervento di riqualificazione, recupero e valorizzazione dell’area “Córen de le Fate” - “Cornèl de l’Aiva” e la Provincia si impegna anche per il 2007 a stanziare ulteriori fondi per la riqualificazione del Sito UNESCO n°94 per proseguire ciò che è stato iniziato.
Questo finanziamento, che si colloca nell’ambito delle previsioni attuative del Piano di Gestione del Sito UNESCO di Valle Camonica, ha consentito il miglioramento e la razionalizzazione della fruizione del sito archeologico.
Le fasi attuative che hanno portato al compimento del progetto hanno visto coinvolti anche la Soprintendenza Archeologica della Lombardia, la Comunità Montana di Valle Camonica e il Comune di Sonico.
La Soprintendenza Archeologica della Lombardia si è occupata delle operazioni di carattere tecnico-specialistico, con particolare riferimento alla manutenzione conservativa delle rocce istoriate. Si è provveduto anche all’aggiornamento e al rifacimento, laddove necessario, della cartellonistica archeologica in particolare dei pannelli informativi sulle rocce e sulla simbologia presente.
Il progetto ha quindi raggiunto l’obiettivo di riqualificare e valorizzare l’ambito territoriale Córen de le Fate - Cornèl de l’Aiva, di indubbio interesse archeologico e paesaggistico al fine di conservare l’integrità dello stesso Sito UNESCO e consentire un’adeguata fruizione culturale, didattica, turistica ed escursionistica dell’area. Un’iniziativa molto importante che vuole mettere in evidenza il valore l’importanza dell’arte preistorica e focalizzare l’attenzione su questo nostro tesoro culturale che va salvaguardato, promosso e preservato.
“Questo intervento - ha sottolineato l’Assessore Francesco Mazzoli - si inserisce nell’ambito del Piano di Gestione del Sito UNESCO 94 di Valle Camonica ed è servito a riqualificare quest’area archeologica e a migliorare la fruizione di queste rocce che erano seriamente degradate e nascoste. Con questi fondi - ha concluso Mazzoli - abbiamo voluto così preservare per i nostri figli e i nostri nipoti questa importante eredità storica lasciata dai nostri predecessori”.
Marina Fontana |