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Situata nel versante nord-occidentale dell’Umbria, Città di Castello, in provincia di Perugina, si distende lungo l’Alta Valle del Tevere ai confini con la vicina Toscana e non distante dalle Marche
Cinta per lunghi tratti dalle mura cinquecentesche, a Città di Castello il “respiro dell’arte” si può ritrovare nella suggestiva atmosfera del centro storico, nelle eleganti architetture rinascimentali, nei cortili e nei loggiati dei palazzi gentilizi come palazzo Vitelli alla Cannoniera (oggi sede della Pinacoteca comunale), nei chiostri, nelle navate delle chiese come la monumentale Cattedrale (XI secolo) con i tesori del Museo d’arte sacra o in quella di Santa Maria Maggiore, Santa Maria delle Grazie, San Francesco e San Domenico.
Ma anche nei capolavori di Raffaello e Luca Signorelli, così come nei sacchi, nei legni nelle plastiche e nei cretti di Alberto Burri, uno dei grandi maestri dell’arte contemporanea internazionale, che ha lasciato tutte le sue opere nella città che le ha dato i natali.
Da visitare, nel centro storico, la Pinacoteca comunale, seconda in Umbria, per importanza di opere custodite, alla sola Galleria Nazionale di Perugia: recentemente ampliata con nuove sale espositive, conserva capolavori di Raffaello, Luca Signorelli, Ghirlandaio, Raffaellino del Colle e Pomarancio.
La raccolta completa delle oltre opere di Alberto Burri, è visitabile nelle due affascinanti sedi espositive del rinascimentale palazzo Albizzini e degli ex Seccatoi del Tabacco.
Notevole il museo del Duomo, adiacente alla cattedrale, che conserva preziose testimonianze di arte sacra, mentre la Collezione tessile ripercorre le tappe del laboratorio artigianale “Tela Umbra”, ed il Centro documentazione delle arti grafiche Grifani - Donati conserva macchine da stampa di varie epoche perfettamente funzionanti.
Nei dintorni meritano una visita l’oratorio di San Crescentino a Morra, al cui interno sono leggibili alcuni stupendi affreschi di Luca Signorelli (la Flagellazione e la Crocifissione), la pieve di Canoscio, punto di riferimento più importante della devozione mariana in Umbria, il santuario di Belvedere, l’abbazia di Badia Petroia, notevole esempio di costruzione romanica (XI-XII secolo), la villa della Montesca, attorniata da un parco secolare ricco di specie botaniche rarissime. A Garavelle, nella casa colonica prospiciente villa Cappelletti, si trova il Centro di Documentazione delle Tradizioni Popolari, uno dei primi esempi in Italia di raccolta di oggetti legati alla tradizione contadina.
IAT
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