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La serata della montagna
Venerdi 1 aprile alle 21 al Teatro S. Faustino di Sarezzo nell’ambito della rassegna “Il resto è fiera”


   Marco Preti, estate 2009


il Club Alpino Italiano sezione di Gardone V.T. in collaborazione con l’A.N.A. di Sarezzo e l’assessorato alla cultura del Comune di Sarezzo organizza la tradizionale “serata della montagna”. Ospite è Marco Preti alpinista, guida alpina, film marker e scrittore.

Una serata diversa dalle tradizionali serate dedicate alla montagna, nel corso della quale oltre all’aspetto atletico dell’andare su pareti e montagne si mescola la cultura, la musica, il canto nella lettura della storia della grande guerra, narrata nel libro scritto da Preti dal titolo “Il ghiacciaio di nessuno”.
Un originale e avvincente romanzo di guerra liberamente ispirato alle leggendarie imprese dei diavoli dell'Adamello, alpini che durante la Prima Guerra Mondiale furono protagonisti di memorabili combattimenti a quota tremila. Nel romanzo s’avverte, pagina dopo pagina, tutta l'abilità di chi conosce bene la roccia, la fatica dell'arrampicata, l'emozione di arrivare in vetta o la delusione della sconfitta.
La lettura di alcune avvincenti pagine verranno accompagnate dalla voce della cantautrice bresciana Ivana Gatti che, con le affascinanti atmosfere create dal violoncello di Daniela Savoldi, proporranno una rivisitazione personale del tradizionale canto di montagna degli alpini.
Una serata da non perdere condotta dal giornalista Fausto Camerini.

Marco Preti nato a Brescia nel 1956, ha riversato nelle pagine tutta la sua esperienza di alpinista che ha affrontato cime in tutti i continenti: arrivando a quota 8000 sul K2 senza ossigeno, primo italiano a scalare in Thailandia, alle Seychelles e in Polinesia. Ha arrampicato in Borneo, in Camerun, ha aperto una nuova via sul Monte Kenya. Ha sfidato gli iceberg in Antartide e la cima inviolata del Pilot Peak, senza contare i premi e i riconoscimenti nelle competizioni agonistiche nazionali e internazionali.

Nel suo primo romanzo la montagna, inevitabilmente, domina la storia sin dalle prime righe e con essa gli uomini che la sfidano.
Siamo nell'estate del 1914, Italo Cattaneo studente di buona famiglia, sogna di violare la parete sud del Cornetto di Salarno. e registrare così il suo record al Club Alpino Italiano ma, prima che possa riuscire nell'impresa, viene arruolato nel Corpo degli alpini; la guerra è alle porte e le sue abilità di montanaro e di sciatore saranno messe al servizio della patria.
Assegnato alla Compagnia Autonoma Garibaldi, di stanza sull'Adamello, Italo si troverà a combattere lungo il confine del ghiacciaio che divide gli italiani dagli austriaci: una terra di nessuno dove il freddo, la fatica e la paura tengono insieme un pugno di giovani alpini impegnati a contrastare un nemico invisibile nascosto su vette imprendibili.
Basato su una rigorosa documentazione storica, ricco di suggestioni che riportano al clima pionieristico dell’alpinismo del novecento, il romanzo si dipana con uno stile impeccabile e un ritmo che nulla ha da invidiare ai grandi romanzi d'avventura: l'impresa del gruppo di alpini, eroici e ingenui, che per conquistare le lobbies sfidano con un piano audace sia la montagna sia le mitragliatici del nemico, tengono il lettore con il fiato sospeso fino all'ultimo. A far da sfondo alla storia c'è la realtà quotidiana dell'Italia delle valli e delle montagne dei primi anni del secolo scorso ricostruita attraverso un uso sapiente dei dialetti lombardi e in personaggi memorabili come il belva, gigantesco spaccapietre bresciano. C’è il Cappellano del battaglione, pietosa e umana figura di uomo di fede che cura con lo stesso amore le anime e i corpi dei soldati. C’è il capitano Mor, comandante del battaglione insofferente alla burocrazia militare quanto carismatico nel trascinare gli uomini. C’è il Conte Ubaldo degli Ubaldi, blasonato ufficiale dell'esercito e Presidente del Club Alpino Italiano. Il nemico, l'austriaco, si incarna invece nel personaggio di Hans von Berger, scalatore esperto la cui vita incrocerà due volte quella del protagonista: la prima nella scalata pacifica del Cornetto di Salarno, l'ultima sulla vetta dell'Adamello dove, la logica della grande guerra avrà ragione persino del patto d'onore degli uomini delle montagne.


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