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 Edizione del 07/03/2011
 
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Un uso rispettoso delle risorse pubbliche
Per la determinazione delle indennità spettanti ai proprietari di terreni non edificabili necessari alla realizzazione di opere e lavori dichiarati di pubblica utilità


   Mariateresa Vivaldini



  


La commissione provinciale espropri prevista dal Testo unico sulle espropriazioni per pubblica utilità e dalla legge della Regione Lombardia n. 3 del 4 marzo 2009, presieduta dall’Assessore Provinciale ai Lavori Pubblici Mariateresa Vivaldini, ha determinato i valori agricoli medi validi per l’anno 2011, a cui per legge debbono fare riferimento gli enti esproprianti per la determinazione delle indennità spettanti ai proprietari di terreni non edificabili necessari alla realizzazione di opere e lavori dichiarati di pubblica utilità.
I nuovi valori approvati dalla commissione il 10 febbraio 2011, pur tenendo conto delle limitazioni sancite dal testo unico sugli espropri (D.P.R. n. 327/01) che prevede che vengano calcolati “senza valutare la possibile o l’effettiva utilizzazione diversa da quella agricola” e cioè il valore venale, anche se in controtendenza rispetto al mercato dei terreni agricoli che si è mantenuto stabile nell’ultimo anno, sono stati incrementati con aumenti diversificati per le diverse regioni agrarie in cui è suddiviso l’ambito territoriale bresciano, e ciò per compensare almeno in parte la perdita considerevole di terreni che le aziende agricole bresciane debbono sopportare a seguito della realizzazione di importanti opere per lo sviluppo economico del territorio (autostrada Brebemi, TAV corridoio 5, tangenziali per eliminare il traffico dai centri comunali, adeguamenti della viabilità esistente).

L’assessore Vivaldini riferisce: “L’aumento medio è stato del 5%, abbiamo alzato a 1 euro, tutti i vam di boschi, castagneti e prati di tutte le regioni agrarie inferiori a 1 euro. Dalla regione 1 alla 9 abbiamo aumentato del 5% le cifre superiori a 3 euro e del 10% quelle inferiori a 3 euro. Per le regioni 13 e 14 abbiamo aumentato il vam del 10% per i valori inferiori a 3 euro e del 4% quelle superiori a 3 euro. Infine per le regioni 10, 11 e 12, quelle regioni agrarie che comprendono paesi con aspettative diverse sia di edificabilità che di paesaggio, l’aumento è stato superiore e cioè del 6% per quelli superiori a 3 euro e del 10 a quelli inferiori a 3 euro”.

Un giusto e dovuto plusvalore quindi è stato riconosciuto a tutte le regioni agrarie per i disagi che comportano un esproprio. Il valore del VAM viene calcolato tenuto conto delle qualifiche soggettive degli espropriati. Per i soli proprietari non coltivatori viene assegnato il Vam più il 50% e agli affittuari un solo Vam per un totale di 2,5 Vam. Il Valore Agricolo Medio viene poi triplicato per coloro che sono imprenditori agricoli e coltivatori diretti, arrivando così a prendere fino a 21 euro al mq (68.400 euro circa al piò bresciano). Per i vigneti doc (Franciacorta, Garda, Lugana etc.) viene poi riconosciuto un ulteriore aumento del 40%.

La commissione espropri formata da Mariateresa Vivaldini (Presidente), Ing. Rabaioli Raffaella (Agenzia del Territorio), PA Nulli Giovanni (Unione Agricoltori), Arch. Roberto Scarsi ( Aler di Brescia), Dr. Mazzucchelli Alfredo (Coltivatori diretti), Geom. Bosetti Giovanni (Confederazione Italiana Agricoltori), Dr. Fenaroli Valotti Pietro (Federazione Italiana Proprietà Fondiaria), Avv. Tomaselli Fabrizio (Esperto in Urbanistica), Arch. Zentilini Fiorenzo (Esperto in Urbanistica) e PA Cesare Lusardi (Segretario della Commissione), secondo la sua ragione di esistere, ha trovato “una buona compensazione tra i sacrosanti diritti degli agricoltori e un uso accorto delle risorse pubbliche”, conclude l’Assessore Vivaldini.


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