<div style="background-color: none transparent;"><a href="http://www.agenparl.it" title="Agenparl News Widget">Agenparl News Widget</a></div>
sabato 04 maggio 2024 | 02:21
 Edizione del 24/10/2011
 
 Prima pagina
 Valtrompia
 Attualità
 Carta sprecata
 Viaggi e Turismo
 Sport
 Inserzioni
 Edizioni precedenti
 Informazioni
 Contattaci
 Home page








DIRETTORE RESPONSABILE
Piero Gasparini
e-mail: direzione


REDAZIONE:
e-mail: redazione
Via San Carlo,5
Gardone V.T. (BS)
Tel/Fax 030 8913473


SEGRETERIA:
e-mail: segreteria


GRAFICA:
ACV – AGENZIA GIORNALISTICA E PUBBLICITARIA
e-mail: grafica




PUBBLICITÀ:
La raccolta è affidata alla ACVPG
Via San Carlo, 5
Gardone V.T. (BS)
Tel/Fax 030 8913473 –
E-mail: ACVPG





''Molti Colpi'', il bisonte che fronteggia il vento
Il capo crow ''Molti Colpi'' è considerato uno dei più lungimiranti leader pellerossa. In gioventù guerriero valoroso, si distinse successivamente come abile diplomatico


  



  


Fu anche l’unico tra i grandi capi della nazione rossa a capire che sconfiggere l’uomo bianco sarebbe stato impossibile. Soffocando il suo orgoglio di nativo americano, intuì che solo adottando la cultura dei wahsicu o occhi bianchi sarebbe stato concesso al suo popolo di sopravvivere mantenendo per quanto possibile i propri usi e costumi. Una delle sue esortazioni più famose fu: “L’educazione è la vostra arma più potente. Con l’educazione sarete alla pari con l’uomo bianco, senza, rimarrete delle vittime per tutta la vita. Studiate e imparate ad aiutarvi l’un l’altro. Sempre. Egli nutriva il desiderio che il suo popolo frequentasse la scuola e raggiungesse un buon livello d’istruzione per poi tornare a casa, cioè nella riserva, a lavorare la terra. Tra la sua gente, come in altre tribù, il valore di un guerriero non si misurava con l’uccisione di un nemico, ma con il “toccarlo”. Da qui il suo nome, dato che si narra avesse “contato” sugli avversari quasi cento colpi. Molti Colpi o Molti Trofei, nacque nel 1848, vicino a Billings nel Montana. Il padre conosciuto come Medicine Bird, morì quando Molti Colpi era bambino. Alla nascita gli venne dato il nome di Chiilaphuchissaaleesh, ovvero “bisonte che fronteggia il vento”. In effetti Molti Colpi crebbe affrontando i tempi più difficili della storia del suo popolo. In quel periodo i Crow erano stati decimati dal vaiolo portato dai bianchi e dovevano combattere su più fronti. Da un lato dovevano difendersi dalle continue aggressioni dei vicini Sioux, dall’altro, dalla pressione dei coloni, che protetti dall’esercito americano, sterminavano i bisonti confinando i Crow in spazi sempre più ristretti. Da ragazzo Molti Colpi, ebbe una Visione che connotò tutta la sua esistenza. Nella sua Visione gli veniva mostrato come l’uomo bianco si sarebbe impossessato di tutte le loro terre, e di come i Crow sarebbero morti di fame, se non avessero imparato ad interagire pacificamente con l’uomo bianco. Leale e temerario “Molti Colpi” non perdeva occasione per mostrare il suo valore. A volte si copriva con una pelliccia di lupo grigio e da solo si intrufolava negli accampamenti nemici, studiando la dislocazione delle sentinelle e individuando il recinto dove erano custoditi i mustang. Tornato dai compagni, pianificava l’attacco, durante il quale lui avrebbe cercato con il suo bastone “conta colpi” o “coup stick”, di toccare un nemico. Quest’ultima azione, era una delle quattro inderogabili condizioni per diventare un capo, le altre erano: “ Catturare un cavallo legato di fronte ad una tenda nemica, comandare una spedizione di guerra e tornarne vittorioso, e conquistare nello scontro l’arma di un nemico. Molti Trofei divenne capo tribù all’età di 28 anni, nel 1876, lo stesso anno della battaglia di Little Big Horn. Dalle altre tribù delle pianure, i Crow erano considerati dei rinnegati, furono, infatti, i primi a fornire al generale Custer delle guide per le sue campagne. Molti Colpi non era un traditore del popolo rosso, il suo comportamento era dettato da due obiettivi fondamentali, primo combattere i loro principali nemici, cioè i Lakota e i Cheyenne, secondo ingraziarsi i bianchi per garantire ai Crow la sopravvivenza futura, dimostrando così tutta la sua lungimiranza. La sua fu sicuramente una scelta dolorosa, ma era anche l’unica che avrebbe permesso al suo popolo di subire la contaminazione della “Razza Superiore” senza abbandonare la cultura e la lingua Crow. Grande personaggio Molti Colpi, e magnifico oratore. Negoziò con successo sia con il governo statunitense che con le ferrovie e i grandi allevatori, chiedendo per la sua gente corsi di formazione e attrezzature agricole. Durante la costruzione di un nuovo tratto ferroviario nella valle di Little Big Horn, chiese e ottenne che fossero ingaggiati operai indiani. Nonostante la sua buona volontà egli era cosciente che la convivenza coi bianchi era costata al suo popolo un prezzo molto alto.
Questo lo portò a dire un giorno: “Siamo come uccelli con un’ala spezzata, niente di ciò che ci ha dato l’uomo bianco è paragonabile alla vita felice di quando le praterie non erano recintate”.

Molti Colpi e i giovani.


“Il mio popolo era saggio. Non ha mai trascurato i giovani né è venuto meno nel custodire lo spirito delle gesta degli uomini illustri della tribù. I nostri maestri erano volonterosi e coscienziosi. Erano i nostri nonni, padri o zii. Tutti erano pronti a lodare l’eccellenza, senza però dire una sola parola che avrebbe potuto turbare il coraggio di un ragazzo meno dotato degli altri. Il ragazzo che non riusciva bene riceveva ancora più attenzioni, affinché potesse dare il meglio di se stesso”.

I Crow


Di lingua siouan, si diedero il nome di un uccello, apsaruke, che significa “Piccoli dell’Uccello dal Grande Becco”, tradotto più tardi con Crow. Linguisticamente affini agli Hidatsa, che si definivano “Popolo dei Salici” e coltivavano le terre lungo il corso del Missouri, si spinsero però ad ovest, verso Yellowstone e le valli Powder, Bighorn e Wind. Erano abili razziatori e i loro guerrieri venivano onorati in base al numero di cavalli rubati, cosa che li rese acerrimi nemici dei Sioux. A differenza dei Dakota, preferivano tepee non dipinti. Quando si allontanarono dagli Hidatsa il loro capo No Vitals apprese in sogno come si coltiva il tabacco. Venne così creata la Società del Tabacco, per presiedere alla piantagione di questo dono. Il raccolto del tabacco giocò un ruolo centrale nella vita della tribù, che lo considerava sacro. Gli uomini portavano capelli lunghi e abiti eleganti, e la tribù era famosa per l’abilità nel confezionare e decorare i vestiti e per gli splendidi finimenti per cavalli. Tre erano i gruppi più importanti: della Montagna (Acaraho), del Fiume (Minesepere), e Calci-in-pancia
(Erapio), e numerose le società militari, come quella dei Lumpwoods. Tra i capi più famosi: Corvo di Medicina, e Molti Colpi. I Crow si vantavano di non aver mai ucciso un uomo bianco se non per autodifesa. I loro scout militarono nell’esercito americano nelle guerre contro i Sioux e si trovavano con il settimo cavalleggeri del generale Custer quando ci fu la battaglia di Little Big Horn. Oggi vivono in 6000 nelle loro terre nel Montana.


VALTROMPIASET certificata al Tribunale Ordinario di Brescia n° 41/2006 del 23/11/2006  -  Sito internet realizzato da InternetSol di Comassi Luca