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Parigi premia l'Italia del vino
A Giuseppe Martelli, direttore generale di Assoenologi, la nomina di Cavaliere all'ordine del merito agricolo


   M. Yves Benard e Giuseppe Martelli


Il vino italiano è al top nel mondo e se lo dicono i francesi vuol dire che gli sforzi delle migliaia di tecnici, imprenditori e professionisti italiani che vi hanno dedicato il lavoro e la vita sono andati a segno. Sono molti i premi ed i riconoscimenti assegnati al nostro Paese e tra questi, quello che il Ministro dell’Agricoltura della Repubblica francese Bruno Le Maire, ha conferito all’enologo italiano Giuseppe Martelli: l’onorificenza di “Cavaliere all’Ordine del Merito Agricolo” per “i servizi resi all’agricoltura in generale e alla vitienologia in particolare”, come si legge nella motivazione.
Il riconoscimento è stato consegnato al direttore generale di Assoenologi a Parigi nella serata di lunedì 12 dicembre scorso da Yves Benard, presidente dell’Organisation Internationale de la vigne et du vin, nel cui ambito ha sede l’Unione Internationale des Oenologues, Federazione che rappresenta le Associazioni nazionali di categoria dei tecnici vitivinicoli dei principali Paesi del mondo e in cui Martelli ha svolto molta della sua attività internazionale. Per nove anni ne è stato Segretario Generale, per tre Vicepresidente e per altri sei Presidente e attualmente è Presidente onorario. Cariche elettive grazie alle quali, per quasi 20 anni, si sono concentrate sull’Italia le preferenze dei delegati degli enologi dei diversi Paesi, dall’America al Giappone, dal Cile al Brasile, oltre ovviamente a quelle delle entità storiche produttive europee.
Un lavoro paziente, quasi sempre svolto dietro le quinte, con umiltà e determina-zione, che ha contribuito a mettere in maggior luce il ruolo e l’importanza della vitienologia italiana negli scenari mondiali, come dimostra la scelta del ministero dell’agricoltura francese.
“Oggi, anche i più scettici si sono convinti che la tradizione da sola non migliora la qualità, non risolve i problemi, e che quindi anche il vino, come qualsiasi altro prodotto biologico alimentare, senza tecnologia difficilmente può essere di qualità – ha affermato Martelli – . E quando si parla di tecnologia si parla di tecnici. Nel settore vitivinicolo, dagli Stati Uniti all’Europa, dall’Australia al Sudafrica, di enologi, i professionisti che in Italia sono rappresentati dall’Assoenologi e nel mondo dall’Union Internationale des Oenologues”.
“Una onorificenza meritatissima – ha aggiunto il francese Serge Dubois, attuale presidente dell’Uioe – . Sono contento che il nostro Ministro dell’Agricoltura l’abbia attribuita a Giuseppe Martelli, riconoscendogli il lavoro che ha voluto e saputo svolgere con obiettività, professionalità e competenza, per la sempre maggiore affermazione degli enologi e quindi del vino nel mondo”.



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