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Associazione Artigiani: 16 giugno 1945

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Associazione Artigiani: 16 giugno 1945
( VERSIONE TESTUALE )

Il 16 giugno 1945 nello studio del Notaio Arminio Belpietro nasceva
l’Associazione Artigiani. L’Associazione Artigiani fonda le sue origini all’interno del Circolo Commerciale e Industriale Bresciano, nato nel 1897.
Subito dopo la Liberazione il Comitato di Liberazione Nazionale nomina alla guida del Comune di Brescia Guglielmo Ghislandi per i Socialisti, alla Questura Alfonso Bonora per i Comunisti e alla Prefettura Pietro Bulloni per i Democristiani.
Il mese successivo al fine di ottenere la riconoscibilità giuridica, un gruppo di Artigiani chiedono al Presidente Provinciale del Comitato di Liberazione Avv. Avanzini di costituire a Brescia il CLN dell’Artigianato.
Nello stesso incontro, vengono nominati i componenti del Comitato nelle persone di Guido Allegrini per il Partito Comunista Italiano (PCI), Battista Belometti per il Partito Socialista di Unità Proletaria (PSIUP), Italo Ramorino per la Democrazia Cristiana (DC), Stefano Zanolini per la Democrazia del Lavoro e Paolo Baldo per gli Indipendenti.
Il 16 giugno 1945 nello studio del Notaio Arminio Belpietro sono presenti: Cesare Pancari incisore, Luigi Bellini pittore imbiancatore, Luigi De Santis sarto, Ernesto Delpani costruttore bambole, Lorenzo Salodini grafico, Paolo Baldo arredatore, Stefano Zanolini nichelatore, Guido Allegrini parrucchiere, Giulio Manenti idraulico, Marco Zanoletti falegname, Battista Bellometti pittore e il dr. Italo Ramorino.
Presidente della neonata Associazione Artigiani viene nominato Cesare Pancari e Segretario Palmo Garaboldi.
Successivamente, attraverso un Decreto di Requisizione dei locali, emanato dal primo Prefetto della Liberazione avv. Pietro Bulloni, la neonata Associazione si insedia negli uffici di Via Della Posta 9, sino a quel momento occupati dalla Società Produttori Latte in liquidazione.
Il personale occupato oltre al Direttore Palmo Garaboldi, come relazionerà lui stesso nella prima Assemblea di approvazione del Bilancio 1945 è di «personale limitato a sole due signorine e un funzionario, date le ristrette risorse economiche, ci siamo messi all’opera con vero fervore, suddividendo le singole mansioni a seconda del bisogno »
L’Associazione Artigiani con un proprio Statuto inizia dunque il suo cammino staccandosi definitivamente dal Circolo Commerciale e Industriale ora Associazione Industriali. Le parole dell’Avv. Bertoni, primo Consulente Legale dell’Associazione, stanno a significare il clima e la portata dell’evento.
Scrive infatti Bertoni nel primo mensile l’Artigiano circa la «soddisfazione, il crescere a vista d’occhio, del rinnovato organismo che, virgulto d’innesto dell’Associazione Industriale Bresciana, si è staccato, ha messo radici proprie, sane, traendo forza ed alimento dalla inesausta vitalità della sana ed imponente massa degli artigiani».
«Lo sganciamento dall’Associazione degli Industriali ora è un fatto compiuto. L’Associazione degli Artigiani oggi ha sede propria, personale proprio ed il trapasso è avvenuto senza scosse, senza compromettere i rapporti che oggi possiamo dire di buon vicinato».
Con il Bilancio del 1945, alla voce “Associazione Industriali rimborso spese 01.01 – 31.07.1945 £ 31.504,30 ” quale quota parte di costi imputati agli Artigiani fino al momento dell’uscita dalla vecchia sede condivisa, si chiuderà definitivamente il sodalizio con gli industriali durato ben 48 anni.
Dopo la sua costituzione il 16 giugno 1945, tra le prime cinque Organizzazioni di Categoria d’Italia, nate a qualche giorno di distanza una dall’altra, l’Associazione Artigiani, guidata inizialmente da Cesare Pancari poi dimessosi a pochi mesi dalla fondazione, gli succederà quale Reggente prima e dopo l’elezione del settembre 1946 come Presidente, Gino Bellini.
Quest’ultimo nel gennaio del 1949 insieme ad un numeroso gruppo di associati “dissidenti” lasceranno l’Associazione per fondare l’Unione Provinciale degli Artigiani.
A Gino Bellini succederà per pochi mesi il Vice Presidente Guido Chizzolini e successivamente Rubens Castellani, sino all’Assemblea del 1950 dove verrà eletto Marco Zanoletti che resterà in carica sino alla sua morte nel 1969.
Il successore sarà Paolo Baldo, già vice Presidente nonché fondatore dell’Associazione e uomo di grande sensibilità che affiderà nel 1970 la direzione a Lino Angelo Poisa.
Dopo Paolo Baldo sarà la volta nel 1980 di Mario Albini sino al 1992 quando verrà eletto Enrico Mattinzoli che resterà in carica sino al Dicembre del 2015 e successivamente Bortolo Agliardi Presidente tuttora in carica.

(Tratto da Storia dell’Associazione Artigiani di Brescia - A cura del Centro Studi, Documentazione e Ricerca Lino Angelo Poisa)




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