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venerdì 03 maggio 2024 | 01:03
 Nr.1 del 11/02/2008
 
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Il Sud Africa rinfrescato dall’aria pura Lodrinese
La cronaca della visita compiuta da Bruno Bettinsoli, Sindaco di Lodrino e moglie e da Vigilio Bettinsoli, Presidente della Associazione “Amici di Padre Remo” e moglie al Missionario lodrinese Padre Tarcisio Foccoli in Sud Africa nelle parole dello stesso Padre Tarcisio


  



  


“Benediteci, o Signore, vi preghiam con voci ardenti ...” . È sabato 5 Gennaio 2008.
In macchina, una Fiat Ulisse, messaci a disposizione dai Sig Porelli di Johannesburg, siamo in cinque ma il coro che facciamo fa degno eco al coro pieno della parrocchiale di Lodrino, quando al termine di una solenne celebrazione, esplode in canto con il “Benediteci...” Lodrino confessa con questo magnifico canto tutta l’eredita’ di fede ricevuta, la gioia dell’esperienza della fede vissuta in ogni scelta della vita e riconferma la fraternità della comunità. Il nostro cuore scoppia di gioia e di riconoscenza per quanto abbiamo visto, sperimentato e vissuto. Al “Benediteci...” facciamo anche seguire: “Bianco Padre che da Roma...”. Percorriamo chilometri e chilometri senza accorgersi, talmente siamo e viviamo quest’esperienza missionaria.
Abbiamo lasciato la missione di Osizweni, dolce ricordo che sempre mi riempie di tanta commozione e di gioia e percorriamo la distanza che ci porta ad Ermelo e quindi a Johannesburg, Km 370, luogo dove ci saluteremo. I cari amici voleranno via continuando il loro programma di vacanze ed io farò ritorno a Pretoria dove mi attende la celebrazione della festa dell’Epifania nella missione.
Bruno Bettinsoli e Costanza, Vigilio e Serenella al loro arrivo mi portarono i saluti caldissimi di tutta Lodrino, di Don Claudio e Don Carlo, del Gruppo missionario con il gusto graditissimo della vendita dei casoncelli.
Io sono al volante dell’Ulisse. Ci e mi pare di toccare il cielo...

Abbiamo atteso questo incontro quattro anni. Bruno e Vigilio ai piedi della croce sul monte Palo mi avevano promesso che sarebbero venuti in Sud Africa. La promessa ricordata in diverse maniere e in diversi tempi ora la stiamo vivendo.
Sono riconoscente al Signore, a Bruno e Vigilio e alle loro consorti e al caro e compianto Don Remo che credo fermamente, ha preparato questo nostro incontro e dal cielo ci giuda e ci protegge.
A Johannesburg abbiamo ammirato la prima faccia della medaglia sudafricana frutto del lavoro e delle materie prime di cui il Sud Africa si vanta. Sandton, la nuova Johannesburg con il suo centro commeciale. “In Italia non abbiamo questi ultimi ritrovati”! commentiamo.
La statua monumentale del Sig Mandela al centro della piazza a lui dedicata ci riporta alla lotta per i diritti umani di milioni di cittadini sudafricani che hanno sacrificato la vita per questo nuovo Sud Africa.
Ci hanno incantato e posto molti interrogativi la vastità del territorio e le casette-Mandela che fanno corona alle vecchie residenze dei neri nel tempo dell’apartheid.
Con il cuore che batteva forte abbiamo visitato la missione di Osizweni. E allora ai nostri occhi e cuore abbiamo visto l’altro lato della medaglia sudafricana. Miglia e migliaia di capannucce prive di servizi pubblici. Zone immense senza scorgere una fabbrica o opere d’impiego. Ci si chiese: Questa immensa folla come fa a sopravvivere?
Ma ecco la popolazione di Osizweni. È una popolazione meravigliosa. I poveri si amano e si aiutano a vicenda. Questa popolazione ci ha conquistati dalla cordialità. Parlando pure in italiano ci hanno capito. Il gruppo degli angioletti cioccolatini, prima spaventati da noi, persone straniere, ci hanno sorriso, ci hanno stese le loro braccine in cerca di una caramella e poi si sono lasciati prendere in braccio.
Ora in macchina il nostro spirito ed il nostro cuore doveva esplodere. Esplodemmo come una bomba. Si “Benediteci, o Signore....Questo canto esprimeva tutta la nostra riconoscenza, la fraternità e la gioia di essere insieme anche per breve tempo e per tutto quello che avevamo visto e delle emozioni vissute.
Pensare che con il medesimo spirito abbiamo cantato: “Benedite il gran gerarca, il pastore di questo gregge!” e con i commenti su “il gran gerarca”.
Terminato il canto spontanea fu la preghiera missionaria. “Signore sostieni, benedici il nostro missionario e tutti i missionari lodrinesi sparsi nel mondo. Benedici le opere viste, i tre paradisi asilo con quello a Sprinkbock “uMduduzi wethu-pree school” dedicato alla memoria dell’indimenticabile Don Remo, le tre chiesette con l’ultima dedicata al martire dell’eucaristia: S. Tarcisio. Benedici la popolazione che abbiamo incontrato, le migliaia di famiglie che non abbiamo potuto incontrare, i poveri, gli ammalati ed i morenti di AIDS, gli orfani e specialmente i giovani smarriti e delusi...
La nostra preghiera ed il nostro canto sono anche un forte e caldo ringraziamento alle famiglie italiane che ci hanno accolto con una strepitosa ed indescrivibile ospitalità. Come non dire grazie alla famiglia Ceccarelli e agli italiani invitati alla miracolosa cena d’addio, alla famiglia Porelli per la macchina per rendere più confortevole il nostro viaggio. Non dimentichiamo la sosta fatta ad Ermelo con la famiglia Enzo e Carol Naciti che non sapeva più come esprimere il loro privilegio e gioia nell’averci.

La visita di Bruno e Costanza, di Vigilio e Serenella fu veramente una boccata di aria fresca e pura che Lodrino mi è stata regalata. La mia riconoscenza è infinita ed indescrivibile. La mia preghiera e la preghiera degli angioletti cioccolatini e di tutta la missione di Osizweni sono per voi, per le vostre famiglie e per tutti coloro che voi amate.

Carissimi vi dico: Bravi! Avete aperto la porta! Attendo nuovamente voi e coloro che voi incendierete comunicando la vostra esperienza.

Quindi...Arrivederci!

Un abbraccio ed una benedizione

Aff.mo
P. Tarcisio



Sud Africa - Pretoria 11 Gennaio 2008


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