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lunedì 29 aprile 2024 | 02:38
 Nr.2 del 18/02/2008
 
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Viaggio a Osizweni sulle orme di Padre Tarcisio Foccoli
Gennaio 2008: un viaggio in terra di missione è sempre qualcosa di affascinante perché ti entra negli occhi e nel Cuore, un filmato fatto di scene e situazioni che ti accompagnano poi nella vita


  



  



  


Si pensa al benessere in cui noi viviamo, ai nostri eccessi e sprechi e necessariamente si matura nel cuore il desiderio di aiutare chi non è stato fortunato come noi, nati nella parte "giusta" del mondo.
Lo pensiamo mentre, carichi di emozione, andiamo verso Osizweni, la missione in Sudafrica dove Padre Tarcisio Foccoli, ora responsabile di tutte le missioni della Consolata in questo paese, ha trascorso più di trent'anni.
Glielo avevamo promesso da tempo ed ora non potevamo aspettare oltre: ci attendeva l'inaugurazione di un asilo per bambini sieropositivi alla cui costruzione abbiamo contribuito e che la sensibilità di Padre Tarcisio ha voluto dedicare a Padre Remo Prandini, suo confratello e concittadino, morto nella foresta boliviana vent'anni or sono.
Con ancora negli occhi le lussuose residenze ed i favolosi centri commerciali di Johannesburg e Pretoria, metropoli a 1800 metri di altitudine dove le forti contraddizioni di questo ricco paese si toccano con mano, con la guida esperta di Padre Tarcisio percorriamo più di mille chilometri senza quasi accorgercene, cantando e ricordando gli amici comuni.
La pioggia scroscia violenta sulla Fiat Ulisse messaci a disposizione da degli amici italiani laggiù da molti anni, ma i nostri cori "tuonano" ancora di più. Siamo solo in cinque ma facciamo degna concorrenza al coro che nella parrocchiale di Lodrino esplode al termine di una solenne celebrazione.
Ci incantano la vastità del territorio attraversato, la miriade di casette di Alexandra, fatte costruire da Mandela nella periferia della città di Johannesburg e che fanno corona alle vecchie residenze dei neri al tempo dell'apartheid.
Arrivando ad Osizweni si vede l'altra faccia della realtà sudafricana: migliaia di capanne addossate le une alle altre, prive di qualsiasi servizio; zone immense senza scorgere fabbriche o possibilità di lavoro. Come fa a sopravvivere questa vasta umanità? Ci chiediamo sbigottiti!
In Sudafrica ricchezza e povertà si incontrano sulla stessa strada ma non si conoscono. Sono i missionari, religiosi e laici a tentare di ricomporre le povertà che sono tante, troppe, soprattutto quando toccano i bambini.
A Osizweni è bello vedere come i poveri si amino e si aiutino a vicenda, ci conquista la loro cordialità; i bambini prima intimiditi da noi persone straniere, ci sorridono, ci tendono le braccia in cerca di una caramella e poi si lasciano prendere in braccio.

Ammiriamo estasiati le opere di Padre Tarcisio: in questo contesto sono veri paradisi e oasi di serenità.
Le chiesette, le scuole materne e i saloni per le riunioni annessi sono costruiti con razionalità e buon gusto, circondati da giardini fioriti con i giochi per i piccoli e gazebo per i grandi.
Con grande intelligenza e lungimiranza Padre Tarcisio ha saputo coinvolgere e responsabilizzare molti laici nella gestione delle scuole e nella cura dei locali.
Ecco perché anche dopo la sua partenza tutto funziona alla perfezione.
Come dimenticare poi il pranzo organizzato per noi dai catechisti e dai responsabili della parrocchia nel grande salone dell'oratorio, in un clima di grande amicizia e familiarità.
Padre Tarcisio è molto grato e ricorda sempre i suoi benefattori tra i quali molti lodrinesi a cominciare dal Gruppo Missionario che da sempre ha sostenuto le sue iniziative e anche quest'anno non gli ha fatto mancare il "gusto"....della vendita dei casoncelli.

P.S. Bravo Padre Tarcisio! Hai lavorato con grande professionalità e tanto amore! Grazie per aver messo a nostra disposizione molto del tuo prezioso tempo.
Grazie per aver voluto condividere con noi l'affetto dei tuoi parrocchiani e dei tuoi squisiti amici italiani.
Te ne siamo grati e stanne certo… non vi dimenticheremo mai.
Preparati però perché altri amici "incendiati" dal nostro entusiasmo, vorranno ripetere la nostra meravigliosa esperienza!

Bruno, Vigilio con Costanza e Serenella


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