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venerdì 03 maggio 2024 | 02:31
 Nr.5 del 10/03/2008
 
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Educazione e maleducazione
Ogni giorno escono di casa e si spostano milioni di studenti, scolari e lavoratori


  


I mezzi pubblici vengono usati da una piccola percentuale di studenti e da una ancor più piccola percentuale di lavoratori. Il mezzo di trasporto più usato è l’automobile anche da studenti e scolari, ma in misura maggiore dai lavoratori. L’automobile resta dunque ancora il mezzo di trasporto preferito degli italiani. Ed è così che nelle città, soprattutto nelle ore di punta, il traffico è sempre più intenso e l’inquinamento aumenta. Inoltre è sempre più difficile trovare un parcheggio! E ci sono sempre tanti incidenti. In questi ultimi anni c’è chi si sposta in bicicletta anche in città. Studenti e scolari e anche i lavoratori (e sarà meglio per loro) dovrebbero usare gli autobus o la metropolitana. Avrebbero solo bisogno di un abbonamento e, c’è di più, avrebbero la tariffa speciale per i lavoratori. Niente assicurazioni, niente macchine, niente ricerca di parcheggi: provate una settimana. Di sicuro, come minimo, avrete risparmiato la benzina.

Ho visto scene maleducate sui pullman. Spero che la situazione cambi. Era mezzogiorno. Tutti i ragazzi, sul bus, mettono i loro piedi con le scarpe sui sedili di fronte o appoggiano i loro zainetti mentre c’erano persone senza posti a sedere. Ma il peggio è stato quello di vedere un’anziana donna senza posto, mentre invece gli altri erano seduti.
Questo non succede quasi mai nel mio paese, l’Algeria. Né la società né la mia religione lo permettono. Gli anziani vengono per primi, poi le donne specialmente se sono incinte o con bambini e dopo gli altri: è sempre stato così anche se non abbiamo grandi e belli autobus, ma almeno abbiamo il rispetto. In Algeria non si sentono mai gli studenti dire parolacce ad alta voce davanti agli altri come invece capita qui, anche in Valtrompia.
Mi piacerebbe che nelle scuole si insegnasse un po’ di educazione perché nelle case forse non si ha più il tempo necessario, o forse perché è diventato difficile comunicare tra genitori e figli, anche se sappiamo tutti che il compito principale dell’educazione dei figli spetta alla famiglia.

Aicha Laribi


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