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 Nr.3 del 12/02/2007
 
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Fatuzzo ovvero il salto della quaglia
Proprio un bel tipo quel Carlo Fatuzzo di Treviglio, europarlamentare e presidente del Partito Pensionati che un anno fa si metteva con Prodi in odore di vittoria elettorale e adesso si pente, va in piazza a gridare che l'hanno tradito


   Carlo Fatuzzo


Un tempo, agli inizi della sua carriera politica che ha portato lui a Bruxelles e sua figlia nel Consiglio regionale, s’incatenava all'ingresso dell'Inps. Adesso si affida al megafono e protesta sotto il gazebo allestito in Corso Zanardelli, a Brescia, per criticare le ultime scelte del Governo su ticket sanitari e futuro delle pensioni.
"I nuovi ticket sanitari introdotti in tutta Italia per le prestazioni specialistiche e l’accesso al Pronto soccorso sono contro la prevenzione delle malattie, perché con le pensioni che non bastano nemmeno per vivere, la fascia anziana della popolazione si ritrova davanti ad un paradosso: scegliere se morire di fame o di malattia", afferma perentorio l'europarlamentare.
Ed annuncia: "Nel Consiglio nazionale del partito del prossimo 16 marzo chiederò di schierarci con il centrodestra alle elezioni amministrative di primavera, in segno d’opposizione politica al Governo Prodi, che nella Finanziaria ha tagliato le pensioni per oltre 10 miliardi d’euro". Poi amplia la polemica: "L’aumento delle pensioni minime da 427 a 435 euro con l’inizio del nuovo anno è un insulto alle persone anziane, dal momento che le pensioni in questi anni sono state dimezzate nel potere d’acquisto dopo l’introduzione dell’euro". Ed aggiunge: "Il fatto che oggi ci siano meno lavoratori a sostenere il sistema pensionistico non giustifica la scarsità dei fondi per le pensioni, frutto delle scelte dissipatorie dei governi precedenti: se un pensionato ha pagato allo Stato, per 40 anni, un terzo del proprio stipendio, e non ci sono fondi per le pensioni, ciò significa che questi soldi sono stati male utilizzati", sostiene Fatuzzo, ricordando che quasi 10 milioni di persone vivono oggi con pensioni minime di poco più di 400 euro al mese. Per il Partito Pensionati, l’unico modo per assicurare il pagamento delle pensioni è quello di stanziare ogni anno almeno l’1 per cento del Pil in un fondo apposito, destinato a coprire le future pensioni, secondo quanto si sta già facendo in Irlanda. Le pensioni minime, inoltre, dovrebbero essere gradualmente raddoppiate, mentre in prospettiva futura tutte andrebbero aumentate. La manifestazione del Partito Pensionati organizzata in centro alla città ha offerto l’occasione per presentare il responsabile del partito per la provincia di Brescia, Daniele Ceresa, che ha spiegato: "Questo è il primo passo per iniziare a radicarci sul territorio, con una presenza fissa e organizzata che prima non avevamo. Il nostro obiettivo in questo momento è iniziare ad incontrare i pensionati e a fare gruppo, anche in vista delle prossime elezioni amministrative nei Comuni bresciani".(f.pio)


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