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 Nr.11 del 19/05/2008
 
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Le Rondini vanno in Fondazione
Il Consiglio comunale di Lumezzane ha approvato la cessione ma è polemica con l’opposizione per le rette


   La sede de ''Le Rondini''



   Lucio Facchinetti



   Silvano Corli


La notizia era nell’aria da diverso tempo e nelle scorse settimane è stata scritta nero su bianco. “Le Rondini”, casa di cura di Lumezzane per anziani e bisognosi è stata ceduta alla nuova Fondazione “Le Rondini-Città di Lumezzane Onlus”, nata ad opera di volontari e imprenditori della realtà valgobbina. È un evento importante per il futuro dell’Amministrazione comunale e per il servizio che la realtà lumezzanese sta dando agli anziani e alle persone più deboli nella società. La fondazione si è messa alla ribalta già qualche mese fa, quando decise di organizzare la partita di beneficenza con la nazionale Tv. Allora era un anonimo gruppo di persone deciso a fare del bene per gli altri, oggi è un’associazione riconosciuta dall’Amministrazione e con un proprio statuto.
“Le Rondini”, gestito prima dall’Agenzia speciale, è considerato un fiore all’occhiello dell’aspetto sociale lumezzanese, sia per l’ottimo servizio concesso alle persone bisognose, sia per il non eccessivo dispendio economico. Non è una semplice “casa di riposo”, perché vengono svolte molte attività teatrali, incontri, letture e convegni per coinvolgere gli stessi anziani e renderli partecipi della vita valgobbina in tutte le sue diramazioni.

Nelle scorse settimane è stato votato dalla maggioranza guidata da Silvano Corli l’atto di cessione alla fondazione, mentre l’opposizione rappresentata da Forza Italia, Lega Nord e Udc si è astenuta dal voto finale. La rappresentanza politica guidata da Lucio Facchinetti ha polemizzato con Corli non per le generalità della Fondazione o per porre il veto sulla nascita di questa nuova associazione, bensì per il rischio che il Comitato stesso possa prendere più autorità e decisioni più pesanti rispetto all’Amministrazione comunale. Il fatto che sia la nuova Fondazione a prendere decisioni importanti e determinanti senza il consenso del Comune non va giù all’opposizione politica, che considera questo atto una radicale dismissione di un servizio sociale pubblico importante a privati.
A questo ha controbattuto il primo cittadino valgobbino Corli, che ha precisato come quest’azione non sia una cessione a privati o una svendita, ma la possibilità di poter collaborare con un nuovo ente creato dalla solidarietà di Lumezzane, che con i suoi servizi potrebbe pesare di meno, anche economicamente, sull’Amministrazione comunale. Lo stesso Sindaco ha sottolineato che i servizi rimarranno fondamentali per tutta la comunità di Lumezzane anche in futuro. “Non si tratta di liquidazione o di svendita – ha continuato –. Creiamo invece una nuova forma di gestione con questa nuova associazione”.
Il punto critico su cui verte la polemica tra maggioranza e opposizione riguarda le rette che i fruitori di questo servizio dovranno pagare. Forza Italia e gli altri schieramenti di destra lamentano la mancata modifica dell’accordo: Facchinetti aveva, infatti, chiesto che le rette fossero proposte dalla fondazione, ma l’Amministrazione comunale avrebbe dovuto dare l’ultima parola.
La delibera approvata concede invece, secondo l’opposizione, alla Fondazione di avere molto potere anche in fatto economico. Secondo il Sindaco questo provvedimento richiesto dal centro-destra avrebbe interferito nelle decisioni della fondazione, dal momento che lo considerava come se l’associazione fosse stata un ramo dell’Amministrazione comunale. L’opposizione ha chiesto alla maggioranza di dare obiettivi e indirizzi ben definiti ai compiti della Fondazione, ma sentito il no di Corli, si è astenuta dal voto decisivo. Un comportamento che non è piaciuto al Sindaco, che non ha preso in considerazione le modifiche richieste dall’opposizione. Lo stesso primo cittadino ha in ogni modo confermato che sarà l’amministrazione comunale ad avere l’ultima parola sulle rette da pagare per i servizi de “Le Rondini”. Corli ha infine precisato che la fondazione non sarà una società privata che influenzerà un servizio pubblico, ma il dono di volontari valgobbini pronti a collaborare con l’amministrazione.

Fabio Zizzo


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