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 Nr.20 del 19/10/2009
 
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Cambiano gli allenatori, non i risultati…
Continua a sorprendere il Cesena di Bisoli che ha superato per 2-0 un Brescia che conferma una sostanziale sua crisi e dimostra che il lavoro del nuovo allenatore Iachini dovrà essere ancora piuttosto difficile


   Giuseppe Iachini



   Gino Corioni


È l’approccio al gioco che manca. È la difesa che manca. è l’attacco che non segna, è il centrocampo che non fa il suo dovere. È il Brescia che non è squadra. Mai in partita il nostro Brescia, che a Cesena conta la sua terza sconfitta consecutiva, la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare. In svantaggio dopo poco meno di due minuti di gioco il Brescia non si è mai assolutamente dimostrato “squadra” visto ovviamente che da una pretendente (vera o presunta, ma comunque dichiarata) alla serie A ci si aspetta almeno una pronta reazione, una punta d’orgoglio, una grinta di gioco. E non dimentico che il Cesena non ha fatto niente di straordinario . Caso mai è il nostro Brescia che non ha trovato, ancora una volta, la forza di andare in porta, limitandosi ad un possesso di palla sterile che andava svanendosi quando era il momento di concretizzare. Inefficace il modulo di gioco proposto dal nuovo Iachini. Il Cesena parte forte e passa subito, come già ricordato, ma il Brescia non sa mai impensierire la difesa cesenate e il raddoppio è inevitabile alla fine del primo tempo di gioco. Nel secondo tempo Iachini cerca di bilanciare la squadra togliendo Flachi per Rispoli ed effettivamente i nostri appaiono leggermente più convinti, tanto che la partenza è buona ed al 54' la gara potrebbe riaprirsi con Bega che a due passi dal portiere scheggia la traversa di piede. Ma poi tutto il resto è delusione.
E siamo già qui ancora una volta, quasi monotonamente stanchi, a chiederci (più vicini alla Serie C che alla Serie A) che quel che abbiamo visto e quel che stiamo vedendo non può essere vero, non deve essere vero. Cambiano gli allenatori, ma parafrasando diciamo che non cambia il risultato. Certo ricominciamo a dire che Iachini deve avere il suo tempo ma anche tutti gli altri allenatori hanno avuto il loro tempo, ma la Serie A resta un miraggio. E resta un miraggio il gioco, perché raramente abbiamo visto un Brescia buttare il cuore oltre l’ostacolo. Anche le vittorie sono quasi sempre sofferte. Cosa non va? Ce lo chiediamo tutti con tutto l’affetto che possiamo dare alla squadra ed al suo Presidente. Se lo chiedono i tifosi, se lo chiede la Società, se lo chiede la provincia bresciana tutta…Provassero a chiederselo davvero e seriamente i singoli giocatori.

Piero Gasparini


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