Iginio Massari    I vincitori della scorsa edizione

L’appuntamento é rivolto alle scuole di formazione culinaria che saranno in gara fra di loro per guadagnarsi il prestigioso trofeo, giunto alla 4^ edizione. Ma non potranno operare in assoluta libertà, dovranno invece rigorosamente rispettare una regola: cucinare utilizzando prodotti bresciani. Le competizioni previste sono quattro: concorso internazionale di cucina, del servizio di sala, del servizio del formaggio e di sommellerie. Proprio per capire e conoscere le tipologie di piatti da proporre alla prestigiosa giuria, guidata da due mostri sacri della cucina italiana come Gualtiero Marchesi e Iginio Massari, gli insegnanti delle scuole di formazione culinaria partecipanti al trofeo sono stati invitati a Brescia, per un educational tematico: alla scoperta delle peculiarità dei nostri prodotti. I docenti sono rimasti nella nostra provincia da lunedì 1 febbraio a sabato 6, con un programma ricco di appuntamenti e approfondimenti che ha toccato istituzioni, aziende e consorzi. La partecipazione al Trofeo è di grande portata: ai 24 istituti italiani, in rappresentanza di quasi tutte le regioni dalle Alpi alla Sardegna, si sono unite anche 6 scuole straniere, provenienti dalla Spagna, dall’Olanda, da Cipro, dalla Norvegia, da Malta e dalla Polonia. A tirare le fila della manifestazione c’è l’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Brescia, che ha raccolto e sviluppato un’idea del maestro Iginio Massari trasformandola in concorso unico in Italia nel suo genere e che, proprio per questo, ha goduto della collaborazione del Ministero alla Pubblica Istruzione del nostro Governo e del sostegno della Presidenza della Repubblica Italiana. La giuria, come detto, non sarà chiamata a valutare l’operato di personaggi famosi, bensì quello dei futuri ambasciatori della cultura enogastronomica, coloro che saranno gli chef e gli operatori di sala di domani e che oggi stanno affinando le loro tecniche negli istituti scolastici adibiti a questo scopo. Proprio per la delicatezza del compito, la giuria vede la presenza di notissimi operatori del settore, come testimoniano i due presidenti già citati e la presenza di giornalisti, tecnici, produttori, presidenti di associazioni e rappresentanti di istituzioni. Una manifestazione che porta a compimento un progetto umano, sociale e culturale di grande valore e che va certamente oltre il confine dell’agroalimentare, entrando anche nella sfera economica di un settore in crescita nel nostro Paese e nella sfera dell’educazione dei giovani verso ambiti professionali di grande interesse e di sicura presa.