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 Nr.8 del 02/04/2007
 
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''Ingiustificato il rincaro della sabbia e della ghiaia''
L’Assessore Provinciale all’Ambiente, Ecologia, Attività Estrattive ed Energia - Enrico Mattinzoli - interviene a proposito di rincari della sabbia e ghiaia


   Enrico Mattinzoli


Non si vuole negare che una certa complicazione della materia, e quindi un inevitabile rallentamento nelle procedure di assenso delle nuove attività di cava, siano derivate dalla nuova articolazione programmatoria della legge regionale 14/98 che ha introdotto il livello della progettazione d’Ambito, nonché, da ultimo, dalle incertezze recate dalla tardiva modalità di applicazione delle procedure in materia di impatto ambientale che, nonostante le segnalazioni dell’Assessorato provinciale all’Ambiente, che datano già dal 2005, sono state definite dalla Regione solo nel dicembre dello scorso anno.

“Ritengo comunque - commenta Mattinzoli - come ho già avuto modo di esprimere in precedenza, che sia la definizione di soluzioni di escavazione e recupero complessive dei 54 ambiti estrattivi previsti dal piano, sia la certezza nell’applicazione del diritto comunitario anche in questa materia, non potranno che portare ulteriore giovamento al settore nel medio lungo periodo. In ciò sono confermato anche dai risultati che si stanno ottenendo nel settore dei marmi e dei calcari dove l’attività di approvazione dei progetti d’ambito e di rilascio delle relative autorizzazioni è certamente a buon punto”.

Una prima valutazione che l’Assessore Mattinzoli evidenzia, riguarda lo stato di attuazione del nuovo piano delle cave approvato definitivamente nel novembre del 2004: una valutazione che per certi versi risulta critica se solo si dovesse considerare, per esempio, che ad oltre due anni dall’entrata in vigore del piano, gli operatori di ben 19 Ambiti Territoriali Estrattivi (dove complessivamente il piano consente l’escavazione di quasi 15 milioni di mc. di sabbia e ghiaia!) non hanno presentato ancora alcun progetto per l’approvazione provinciale.

“Sul fronte dell’attività condotta dalla Provincia – aggiunge l’Assessore Mattinzoli - ricordo invece brevemente come l’Assessorato si sia mosso sin dall’entrata in vigore del piano per rendere certe ed univoche le indicazioni per la formazione dei progetti di cava: ad oggi sono stati approvati (o lo saranno a breve), 17 progetti di gestione produttiva di altrettanti A.T.E. che comporteranno la possibilità di estrarre, nei prossimi 8 anni, volumi complessivi per circa 19 milioni di mc.: di questi già più di 5,5 milioni sono scavabili da subito essendo già state rilasciate le relative autorizzazioni”.

L’Assessore provinciale Enrico Mattinzoli smentisce pure le indicazioni recentemente diffuse secondo le quali il paventato incremento dei costi del materiale inerte (quantificato addirittura nel 15%) sarebbe direttamente collegato all’attuale stato delle attività produttive provinciali. “Lo faccio – dichiara - naturalmente sulla base dei dati in nostro possesso, dati che non paiono prefigurare comunque una situazione di imminente emergenza per il comparto”.

Ecco dunque i dati:

 dalla sua entrata in vigore sono state rilasciate autorizzazioni in attuazione del nuovo piano delle cave per oltre 5,5 milioni di mc.;
 sono attualmente in vigore autorizzazioni relative ad ampliamenti, rinnovi o proroghe della scadenza di autorizzazioni già rilasciate dopo l’entrata in vigore del nuovo piano e che riguardano materiali relativi al precedente piano cave, per oltre 4,5 milioni di mc. di sabbia e ghiaia”.

Senza tener conto delle autorizzazioni prorogate negli anni precedenti e ancora vigenti, nell’arco degli ultimi due anni sono stati disponibili volumi di materiale per l’immissione sul mercato che ammontano a circa 10 milioni di mc., un dato senz’altro in linea con la media annuale dei volumi previsti nel decennio dal vigente piano cave (circa 70 milioni di mc).

Che le ragioni addotte per il paventato rincaro della sabbia e ghiaia non siano piuttosto un (malcelato?) tentativo di giustificare il rincaro stesso?


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