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 Nr.24 del 24/11/2008
 
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Va bene così!
Complessivamente va bene il gioco del Brescia e va bene soprattutto il risultato


   Davide Possanzini


Un Brescia che continua a stupirmi, a piacermi ed a meravigliarmi. Un Brescia che continua a preoccuparmi. E tutte queste sensazioni si accumulano negli stessi istanti. Magari va meglio se dico nell’arco della stessa partita. Così è stato Brescia – Piacenza, al Rigamonti sabato scorso. Un primo tempo da dimenticare, come tanti altri primi e secondi tempi. Mentre in attacco si succedono tiri non fatti o sbagliati e toppe difensive da buon oratorio parrocchiale, mi chiedo ancora una volta cosa è questo Breccia. Mi vengono in mente tante osservazioni pensierose. Sento la Curva Nord che “ama” sempre di più il Presidente Corioni, non sento la Curva Sud perché “sciopera”. Fin qui fa parte della tradizione delle polemiche vere o gratuite. Poi ho il tempo di guardare il rettangolo di gioco ed in silenzio, pauroso fra me e me, mi chiedo se sto vedendo una squadra (il Brescia ovviamente, gli altri non mi interessano) che ha l’obiettivo dichiarato della Serie A. Mi strofino gli occhi perché così comincio anche a combattere il freddo e non vedo il gioco delle Rondinelle. Ma tant’è. Giro lo sguardo e non vedo nemmeno il pubblico e penso. Poi mi preoccupo perché magari mi è – sopra il mio pensiero – sfuggita qualche azione. Chiedo conferma ai miei tradizionali vicini valtrumplini ma tutto è vero: il Brescia non c’è, ed incassiamo gol. I vicentini “mangiagatti” ingoiano le mie speranze. E tutto, come in altre favole del genere – ma per carità senza polemiche - viene ravvivato dall’arbitro di turno. Lui ì, che con le sue decisioni, ci fa vivere la partita.
Intervallo: il tempo per il caffè o per salutare qualche amico qui al caldo di me ed entra Possanzini. Sarà la psicologia, o sarà il risveglio dal torpore, o sarà proprio il Possanzini, ma la partita è un’altra, il Brescia è un altro. Si sbaglia ancora, si commettono ancora errori da “viva il parroco” ma finalmente sto sveglio e seguo con vera palpitazione una vera partita. Ed abbiamo vinto. Il Brescia ha vinto. Noi che scribacchiamo non “abbiamo” mai vinto niente, soprattutto perché non perdiamo mai niente.
Ed i tre punti “pesanti” come si usa dire in queste occasioni, li abbiamo messi in saccoccia. Meno male davvero, perchè altrimenti avremmo anche dovuto cominciare a piangere. La classifica non ride, ma siamo lì ad un balzo dalle vette, ma come sempre – visto il Campionato di serie B di quest’anno – potremmo essere anche decisamente in basso con due errori di seguito.
Bene il Brescia dunque e … forza Brescia.


Piero Gasparini


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